Chi scrive, in questo preciso istante, è Giuseppe Genna e tra poco non lo sarà più. Ogni volta che leggerete “io”, nel caso abbiate il senso del tragico umorismo e la pazienza biblica per affrontare questa autopromozione in forma di delirio, sarà per voi difficile distinguere: a) se sta parlando lo stesso Giuseppe Genna, se Michele Monina o se Ferruccio Parazzoli; e b) se effettivamente “io” e “noi” siano persone nominalmente interessanti, sia per voi che per noi. La facciamo breve: siamo gli autori de I Demoni, romanzo antiromanzo assurdo di 464 pagine, che peQuod ha appena mandato in libreria. Siamo qui, nell’area letteraria gestita da uno di noi, cioè io, per pubblicizzare questo libro che ci sembra – lo stiamo dicendo senza malizia alcuna – irrilevante per le vostre vite, le quali a loro volta ci sembrano irrilevanti, soprattutto nei confronti della letteratura, che è per noi una cosa irrilevante. Questo libro irrilevante è un mattone: non compratelo. Compratevi una Coca Cola e bevetela. Marcite nella galera che vi hanno imposto spacciandovela per vita: gliel’avete permesso, siete degli idioti e gli idioti non possono leggere un libro come questo. Che è un libro fondamentale. Che è il fondamentalismo che un occidentale deve permettersi oggi. Noi non siamo fondamentali: siamo tre poveri stronzi che hanno scritto un libro e mitragliano menzogne.
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