May 09, 2015 at 02:09PM

Che cosa è la letteratura? E’ scritta? E’ linguistica? Ha stili? Ha forme? Siamo nella decadenza? Non ci sono più i Calvino? Come si fa arte? Cosa è la grazia? Cosa è l’amore e la morte dentro l’arte? E sopra e sotto e di fianco all’arte? Cosa è, cosa sono, cosa sei per me l’arte? Franz Kafka o Samuel Beckett sono arte. Anche Michelangelo è arte, o i graffiti di Altamura o il Bernini o Piero della Francesca. Banksy non è arte. Victor Hugo e Stanley Kubrick sono arte. Anche Béla Tarr e Davide Manuli sono arte. Eugenio Montale e Vittorio Sereni e Franco Fortini sono arte, Italo Calvino non è arte. Constantin Brancusi è arte, i Kraftwerk e Chopin sono arte e così via. Il cinema contemporaneo italiano, quello di cui “si parla”, non è arte. Carmelo Bene è arte. L’arte è il contemporaneo. L’arte è sempre contemporanea. E’ talmente contemporanea, che è la volatilità, sempre, istantanea, è l’angelo necessario di Wallace Stevens. E così via. Per me. Per me. Per me. Arte è anche questo appello a farli vincere, I Camillas, a IGT. E’ arte: è testo, laddove il testo è una assolutezza. E’ dei Camillas, che sono artisti.