Siccome ricorre il decennale della morte di mio papà, ho scritto una poesia che da questa cosa parte. E notavo che veniva deselezionata dagli orrendi algoritmi di questo social, non appariva nelle home, non era inclusa negli streaming. Si può scrivere una cosa del genere? Sì, si può. Quindi faccio la poesia anche contro gli algoritmi: la ripropongo qui in un’altra forma. Ho sempre pensato che è necessario conoscere le grammatiche del leviatano: Achab avrebbe trionfato su Moby Dick, conoscendone le modalità di comportamento. Però non è un problema che Achab trionfi o meno sulla balena bianca: il leviatano è lui, siamo noi. Nel frattempo: poesia contro algoritmi, dài. Ciao, papà.