Il Papa, Zorro, Salvini e l’umanità: il segno de “L’Espresso”

Vorrei ragionare su “L’Espresso”. Parlerò troppo, dirò cose che sembrano un’astrazione barocca, risulterò teorizzante a sproposito. Peraltro, risulterei essere di parte, poiché collaboro con il giornale (di fatto, questa collaborazione, mi regala l’attività intellettuale più bella e intensa che mi sia capitata negli ultimi due decenni e non sarò mai abbastanza grato al direttore e …

Parte il nuovo “L’Espresso”: costruire il campo culturale

Questa sera a Roma, dalle 21 al Teatro Argentina, Marco Damilano e tutti i componenti della squadra de “L’Espresso” presentano la nuova stagione del giornale: ripensato, compattato, imperniato su tre sezioni, dalla “Prima pagina” alle “Idee” alle “Storie”, si tratta di qualcosa di più di un magazine che assalta l’attualità con inchieste e commenti sempre …

La risposta all’aggressione fascista ai giornalisti de “L’Espresso” è “L’Espresso” stesso.

Avrei voluto scrivere della copertina eccezionale de “L’Espresso”, che a mio parere è la più potente dai tempi della leggendaria “Uomini e no”, con l’iconica contrapposizione tra Aboubakar Soumahoro e Matteo Salvini, che spiegava e continua a spiegare il conflitto politico e antropologico oggi attivo a queste latitudini. Avrei desiderato sottolineare la forza del segno, …

Il Parlamento zombie su “L’Espresso” e il Parlamento secondo me

Su “L’Espresso” di ieri c’è un approfondimento abbastanza impressionante sul Parlamento, a un secolo dalla prima seduta. E’ il luogo di autorappresentazione del Paese, perfino nel corso del ventennio fascista, quando fu trasformato in Camera delle corporazioni. Ciò che in quel luogo è avvenuto ne commina il senso vagamente sacrale, che la laicità non evita …

Su “L’Espresso”: il reportage narrativo dalle chiese vuote

Nel nuovo numero de “L’Espresso” (@espressonline) in edicola da oggi, un mio repaortage narrativo, a cui molto tengo: girando per chiese vuote, dove e come la Chiesa si spegne in questo tempo che ha bisogno di profezia e apostasia. “… Da giorni avevo incominciato a girare per le chiese milanesi: per verificarne i vuoti. Le …

“VI FACCIO VEDERE COME VIVE UN ITALIANO” – IL GIORNALISMO AI TEMPI DEL SUO PIONERISMO ODIERNO: I CASI LA 7 E “L’ESPRESSO”

Ierisera ho assistito, tra il conturbato e l’invidioso, a “L’uomo nero”, lo speciale su Massimo Carminati, il re del mondo di mezzo romano, che La 7 ha trasmesso come approfondimento di “Bersaglio mobile”, diretto e condotto da Enrico Mentana: una narrazione formidabile, una vicenda emergenziale continua e continuamente sorprendente, volti e voci e accenti romani …

Su “L’Espresso”: un racconto distopico sull’Italia salvinizzata

Ecco il racconto distopico italiano, che L’Espresso mi ha fatto l’onore di pubblicare nel numero in edicola. Divieto d’aborto, riapertura dei manicomi, libera detenzione d’armi, migrazioni vietate, leva obbligatoria, introduzione della pena di morte, discriminazioni di genere, presunzione di colpevolezza e tanto, tanto egoismo: il genoma della nazione salvinizzata, un incubo che è entrato nel …

Un racconto distopico sul nuovo numero de “L’Espresso”

Sul nuovo numero de “L’Espresso”, c’è un mio racconto distopico sull’Italia salvinizzata: giustizia ingiusta, pena di morte, azzeramento delle migrazioni, psichiatria autoritaria, divieto di aborto, discriminazione di genere, distruzione della cultura come valore – un incubo possibile. Il titolo mi pare bellissimo ed è una scelta dello staff del magazine. Spero che vi piaccia e …

Corpi aperti: l’appello di Bergonzoni su “L’Espresso”

Oggi su “L’Espresso”, che si è imposto come il magazine più necessario e bello che c’è, appare una lettera aperta di Alessandro Bergonzoni: lettera aperta in quanto ogni lettera si spalanca, pratica l’apertura, trascende la lettera stessa e dilata la realtà. L’artista bolognese scardina il senso del pregresso e dell’abitudinario, l’inciviltà che commina lo stato …

Memorabilità de “L’Espresso” in edicola

C’è un racconto impressionante su “L’Espresso” da oggi in edicola: si entra nel ciclone del luglio 1993, quando esplosero le bombe a Roma e Firenze e Milano, mentre si suicidavano Gabriele Cagliari e Raul Gardini, in piena Tangentopoli, e Craxi crollava in un rovinare di macerie repubblicane, insieme all’intero sistema politico, dal quale emergeva, con …

Il partito progressista? E’ L’Espresso

Suona come una bizzarria dei tempi, mentre rimbomba come una tragedia civile: Marco Damilano, direttore de L’Espresso, è costretto a fornire l’agenda per chi voglia rappresentare il popolo che ha a cuore il vivere democratico, l’umanità profonda e radicale, la riflessione che permette di affrontare la complessità. Lo fa nel nuovo numero del suo giornale, …