Saremo una sola carne

La casa è stata preparata. Armin Meiwes è una persona servizievole, sempre disposta ad aiutare il prossimo. In questo caso, lo sta aiutando. Il suo prossimo si chiama Bernd Jürgen Brandes ed è un omosessuale abbastanza noto tra i protagonisti della scena gay berlinese. Tutto ha preparato per l’incontro che soddisfa le aspirazioni di entrambi, il servizievole Armin. Per l’intera giornata ha allestito, con dovizia quasi caritatevole, la soffita della sua abitazione. Ha steso i teloni di plastica, ha posizionato la telecamera, ha preparato le pastiglie e accomodato su un vassoio gli alcolici necessari a fare sentire a suo agio l’ospite. Bernd è un tecnico di professione, gli sono stati diagnosticati disturbi della personalità in seguito a ricoveri per automutilazioni. L’umano si chiede chi è e se lo chiede ai livelli più impensati. Si chiede cosa sia il suo corpo e a volte la curiosità supera la bonomia severa del contratto sociale. Vuole assaggiarsi, l’uomo. Esiste questo impulso. Disperato, ambisce allo strappo, allo smembramento. Lo smembramento di Dioniso sta all’origine della tragedia greca e Berlino è dopotutto l’erede ottocentesca di Atene: l’ombra di Dioniso si aggira da molto tempo sotto la porta di Brandeburgo. Le pulsioni appaiono incontrollate. La malattia mentale è una malattia? Erano in piena psicopatologia gli Atzechi che, in cima a ziggurat investiti dal sole rosso dell’alba, estraevano fumante il cuore che ancora pulsava dal corpo di un uomo, di una donna, di un bambino? Soffrono di disturbi della personalità i cattolici che, a differenza dei protestanti di Rotenburg, mangiano la carne e bevono il sangue del Cristo, non simbolicamente ma realmente?