Certi processi di enfiamento dello io

Franz Kafka: "Come una rivoltella, quando essa abbia esploso tutti i colpi, non servono più a niente, ma costituiscono un indizio evidente e grave".

Kafka: una lettera a Milena

Praga, 1 agosto 1920 Domenica. Non so ancora che cosa dirai della lettera di sabato sera e non lo saprò ancora per parecchio tempo, in ogni caso sono ora in ufficio, ho servizio di domenica (anche questa una strana istituzione, si sta qui e fatto è che altri lavorano per il servizio domenicale, dunque meno …

Kafka, Deleuze & Guattari: cos’è una letteratura minore?

Dal fondamentale testo del duo filosofico antiedipico francese, composto da Gilles Deleuze e Félix Guattari, un Kafka incombente, e più inquietante e rivelativo che mai, si affaccia con pose indiscrete e artigli bene in vista: «Quando Kafka indica fra gli scopi di una letteratura minore “l’epurazione del conflitto che oppone padri e figli e la …

Tommaso Ragno da Franz Kafka: “Una relazione per un’accademia”

Una strepitosa interpretazione dell'attore regista, giunto a un culmine della sua maturità artistica: scrittura e identificazione totale della "narrazione" kafkiana in un'ora di non-monologo, di fecondazione eterologa in cui si è concepiti in modo altro e si nasce a una nuova forma, si perdono autonomia e ossigeno, per entrare in un altro regno animale, in …

“Joker – Folie à deux”: alla fine della storia e del cinema

"Joker: Folie à Deux" è un capolavoro che porta la tragedia in un nuovo tempo, in un nuovo eone, per una rinnovata umanità che giunge dopo la fine dello Spettacolo nel cuore dello Spettacolo

Cinque narrazioni per agosto

Uno sotto l'altro in un unico post, "Dagon" di Lovecraft, Miller da "Tropico del Cancro", Gadda da "La cognizione del dolore", "Una relazione per un'accademia" di Kafka, "Il nuotatore" di Cheever: racconti e passaggi cruciali di capolavori da leggere o rileggere ad agosto, in attesa della ripresa a settembre.

Blanchot su Kafka: testimonianza cieca

Il filosofo dello spazio letterario, del silenzio e dell'infinita conversazione scrive righe fondamentali su Franz Kafka: la letteratura diviene un “assalto portato alle frontiere”, una caccia che, con le forze opposte della solitudine e del linguaggio, ci conduce all’estremo limite di questo mondo, “ai limiti di ciò che è generalmente umano”.

Franz Kafka: “Il cavaliere del secchio”

Cosa si può dire ancora di Franz Kafka? E del suo impressionante Cavaliere del secchio cosa ancora potremo affermare o negare? Nulla se non il testo, di cui si parla: che parla. Ecco dunque alla lettera la lettera. Ecco il "racconto".

Incontro con Don DeLillo su “Zero K”

[Questo reportage/intervista è apparso nella sua forma originale sulle pagine di CheFare] La caratteristica è la sede della fame. Il pasto nudo oblitera l’esperienza delle caratteristiche e della fame, mettendo in luce la porzione di cibo che si sta intrudendo nella bocca e questa luce è il regno in cui si è installato Don DeLillo …

Kafka: “Odradek”

di FRANZ KAFKA Alcuni dicono che la parola Odradek derivi dallo slavo e cercano di chiarire su questa base la formazione della parola. Altri invece ritengono che derivi dal tedesco, e che dallo slavo sia solo influenzata. L’incertezza di entrambe le interpretazioni però fa a buon diritto concludere che nessuna delle due sia corretta, anche …

Kafka: tre narrazioni

"Perché siamo come tronchi nella neve. Apparentemente vi sono appoggiati, lisci, sopra, e con una minima scossa si dovrebbe poterli spingere da una parte. No, non si può, perché sono legati, solidamente al terreno. Ma guarda, anche questa è solo una apparenza."

Philip Roth: “Guardando Kafka”

Un'intervista di Antonio Monda a Philip Roth, uscita su 'la Repubblica', in occasione della pubblicazione einaudiana di «"Ho sempre voluto che ammiraste il mio digiuno", ovvero, guardando Kafka». L'omaggio e l'affronte di un grande scrittore a un genio della letteratura.