Prescindendo dall'odiosa materia che ho dovuto trattare nel mio ultimo romanzo, e dai modi in cui l'ho trattata (testimoniati dall'officina aperta prima dell'uscita, e dopo...), Hitler mi ha concesso due soddisfazioni fondamentali per uno spirito trapassato da "Clarence". La prima, come già detto, è stata l'incredibile intervista di Alain Elkann, che merita un capitolo di …
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