Suvvia, entri dentro chi ha cuore e segua le sue orme nei penetrali; non senza però, aver lasciato fuori le visioni dei suoi occhi mortali e guardarsi bene dal volgersi indietro a quei corpi un tempo splendenti. Plotino, Enneadi I,6,VIII, Mondadori COME NON INTERPRETARE PLOTINO: L'ERRORE DI GADAMER Riporto un passo ermeneutico del filosofo Hans …
Agamben, da Che cos’è il contemporaneo?
[...] Tutti i tempi sono, per chi ne esperisce la contemporaneità, oscuri. [...] Che significa "vedere una tenebra", "percepire il buio"? [...] Che cos'è il buio che allora vediamo? I neurofisiologi ci dicono che l'assenza di luce disinibisce una serie di cellule periferiche della rétina, dette, appunto, off-cells, che entrano in attività e producono quella …
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Kafka, dai Quaderni in ottavo
21 ottobre 1917. L'ammutolire e lo sfoltirsi delle voci del mondo. 18 ottobre 1917. Paura della notte. Paura della non-notte. 19 ottobre 1917. L'insensatezza (parola troppo forte) di distinguere ciò che è nostro e ciò che è dell'avversario nelle lotte spirituali. 19 ottobre 1917. Ogni scienza è metodologia rispetto all'assoluto. Perciò, non occorre temere ciò …