
“Il futuro non è mai compromesso. È incrinato il passato, ma il futuro è sempre sanità e forza, perché anche la malattia è forza: forza che reclama sanità e spinge al miracolo, tuttora non spiegato dalla specie umana, della cura.” (Giuseppe Genna “Dies irae”, Milano, Rizzoli, 2006, a p. 460, come segnala Piervincenzo Di Terlizzi). Ecco dunque il punto preciso in cui mi tocca rovesciare tutto, così come il tempo ha rovesciato tutto, in nove anni appena – e ancora non è tutto rovesciato come sarà rovesciato, in modo decisivo e al di là del definitivo, nel tempo che viene. Non c’è più Alfredino, Cristiana F., la politica, la storia, l’Italia. Continua a esserci la metafisica, ma questo ça va sans dire. Purtroppo c’è bisogno di trama, ancora una volta e questo è un passo indietro. Comincia la maratona, sembra il telethon di uno scrittore smantellato. Vogliatemi bene, come non ve ne voglio io.
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