Novembre 1986, sulla rivista di poesia e teoria e pratica letteraria "Scarto minimo", di cui il poeta Mario Benedetti ( nella foto, a sinistra) รจ redattore insieme a Stefano Dal Bianco e Giulio Mozzi e Fernando Marchiori, il futuro autore di "Umana gloria" affronta uno dei suoi padri putativi contemporanei, Milo De Angelis (a destra), …
“La poesia di Mario Benedetti”: un incontro letterario il 17.5.25
Sabato 17 maggio alle ore 17:30, presso la biblioteca comunale di Piadena (CR), insieme alla critica e traduttrice Donata Feroldi partecipo allโevento โLa poesia di Mario Benedettiโ. Una poesia e un poeta cruciali nella letteratura italiana di questo primo quarto di millennio. Qui, tutti i suoi versi: https://www.amazon.it/Tutte-poesie-Mario-Benedetti/dp/8811811686/. Sul sito giugenna.com, sono molte le occorrenze …
Continua a leggere "“La poesia di Mario Benedetti”: un incontro letterario il 17.5.25"
Tutte le poesie di Mario Benedetti in uscita da Garzanti
Garzanti compie un'opera necessaria quanto potente: la pubblicazione delle poesie di Mario Benedetti in unico volume. ร fondamentale il corpus di questo poeta italiano, di origine friulana, la cui capacitร di unire ricerca esistenziale e slancio metafisico trova un corrispettivo nell'abilitร di tradurre un intero canone poetico in un codice sorprendente, che installa questi versi …
Continua a leggere "Tutte le poesie di Mario Benedetti in uscita da Garzanti"
Una poesia di Mario Benedetti da “Tersa morte”
Il mio nome ha sbagliato a credere nella continuitร commossa, i suoi luoghi intimi antichi, la mia storia. Le parole hanno fatto il loro corso. Gli ospedali non hanno corsie. Dal cimitero dei cani vicino alla discarica di Limbiate escono i morti al guinzaglio. Non si addensa nulla, si disperde al telefono il mio petto. …
Continua a leggere "Una poesia di Mario Benedetti da “Tersa morte”"
Una poesia di Mario Benedetti da “Umana gloria”
Mario Benedetti, da "Umana gloria", Mondadori, 2004
Una poesia di Mario Benedetti: “Il parco del Triglav”
Da "Umana gloria" (Mondadori, 2004), un testo del poeta italiano Mario Benedetti (1955).
Mario Benedetti legge dal vivo “Che cos’รจ la solitudine”
Da Umana gloria (Mondadori, 2004) il poeta italiano Mario Benedetti legge una poesia, trasmessa da 'Fahrenheit', su RadioTre, il 2 novembre 2004. Qui un autocommento dello stesso Mario Benedetti su questi versi. Di seguito, il testo della poesia: Che cosโรจ la solitudine. Ho portato con me delle vecchie cose per guardare gli alberi: …
Continua a leggere "Mario Benedetti legge dal vivo “Che cos’รจ la solitudine”"
In morte di Yves Bonnefoy
Il 30 giugno: una giornata di assoluto dolore. (C'erano, รจ certo, le condizioni private per cui lo fosse.) Sperso, ho letto a notte fonda delle morti, avvenute in contemporanea, di due tra i massimi poeti al mondo, Yves Bonnefoy e Geoffrey Hill (proprio l'altro dรฌ ne pubblicavo alcuni versi: qui), che ho assunto come sigillo …
Tre poesie del poeta italiano Mario Benedetti
Non sento niente. Verrร il fegato con i suoi spilli, o un polmone rauco, labbra addossate alla mandibola. Ti ho baciata piano, dopo le donne. Ti ho baciata piano, prima delle donne. Sono stati porpora gli anni, e a nodi sullo sterno. Si staccavano figure dal cervello, e un altro orrore. Eโ passata la vecchia …
Continua a leggere "Tre poesie del poeta italiano Mario Benedetti"
Mario Benedetti: una poesia da “Tersa morte”
Una poesia di Mario Benedetti da "Tersa morte" (Mondadori, 2013) Mandami le ossa, mandami il cranio senza gli occhi, la mascella aperta, spalancata, fissa nei denti, e i calzini sotto la tuta, eri rigido, eri rigido, eri una cosa come unโaltra, senza la forma che hanno i tavoli, morso dallo stento del vivere, una cosa …
Continua a leggere "Mario Benedetti: una poesia da “Tersa morte”"
Mario Benedetti: una poesia da “Umana gloria”
Mario Benedetti da "Umana Gloria" (Mondadori, 2004) da Facebook http://on.fb.me/1mQshZK
Mario Benedetti: SLAVIA ITALIANA
SLAVIA ITALIANA Madri cosรฌ presenti dopo essere tante volte morte: grida sulla porta, zoccoli da soli, anni. Nonni che lavorano terra di altri e parlano dialetto sloveno - campi della loro vita, erba e filari della loro vita -. Si era soltanto piccoli e c'erano le felci da raccogliere per il maestro Dialmo una mattina …