Sotto il peso dell’io

“Il primo studio dell’uomo che voglia essere poeta è la sua propria conoscenza, intera. Egli cerca la propria anima, la indaga, la scruta, la impara. Appena la conosce, deve coltivarla. Il che pare semplice: in ogni cervello si compie uno sviluppo naturale; tanti egoisti si proclamano autori; ce ne sono molti altri che si attribuiscono il loro progresso intellettuale” (A. Rimbaud, “Lettera del Veggente”)

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