Philip Larkin, “il ritorno preavvisato nel cuore del normale”

La vita di Philip Larkin fu un'esistenza per sottrazione. Come dichiarò in un'intervista "deprivation is for me what daffodils were for Wordsworth" ["la privazione rappresenta per me ciò che le giunchiglie rappresentarono per Wordsworth"]. Sottrazione e privazione. Nacque a Coventry nel 1922 da una famiglia della media borghesia. Dopo avere frequentato la King Henry VII School si iscrisse all'Università di Oxford nel 1940...

Silvia Bre: MARMO

Un testo fondamentale per la poesia contemporanea italiana, da ripescare nella serie di articoli che sto riprendendo affinché l'attuale accelerazione dei tempi non cancelli un canone in movimento, che si stava e si sta facendo: "Marmo" di Silvia Bre (Einaudi) è uno dei punti mobili di questo canone magnetico, che è una modernità in trasformazione...

Wallace Stevens: “Abecedarium of Finesoldier”

Traduzione degli incipit di un progetto di poema in undici stanze, che Wallace Stevens lasciò incompiuto: il sovraccaricare l'immagine guerresca per giungere al cuore della testualità ultima - "The narrative stops ... Good-bye to the narration". Una forma del contemporaneo, al di là del paradigma lirico e narrativo, oltre la falsa opposizione di genere poetico e genere prosastico.

Miserabile intervista sulla scrittura

"Esiste per me un piano fonico che è irrinunciabile. Sono per l’abbattimento dei generi all’interno del romanzo, ma lo sono anche tra due macrogeneri che invece vedo essere in perfetta continuità: cioè prosa e poesia..."

Alfredo Giuliani: su Wallace Stevens

Uno dei padri della Neoavanguardia italiana entrò nel 1992 in quel regno "di ghiaccio e di fuoco" che è la poesia di Wallace Stevens. "L'angelo necessario" messo a nudo negli ultimi tempi italiani in cui la poesia è esistita, è stata vista.

Mengaldo: Giorgio Caproni contro il Nulla

Uno dei massimi critici letterari italiani interviene sull'opera di uno dei massimi poeti italiani del Novecento. Una lettura stilistica, psichica, filosofica che rende omaggio al contronichilismo del grande autore de "Il Conte di Kevenhüller".

La vicenda Mandel’stam

La biografia, tragica colossale e innestata in più svolte epocali, di uno dei massimi poeti del Novecento, non solo russo. Ad accompagnare il racconto, la cifra critica che su Osip Mandel'stam è stata esercitata da uno dei nostri migliori interpreti, Elio Grasso.

Andrea Zanzotto e Seamus Heaney

Uno straordinario saggio del poeta e critico Roberto Nassi: "Ideale punto di partenza verso il magma linguistico e l’ineffabilità concettuale, le ecloghe di Zanzotto e quelle di Heaney incorniciano gli ultimi quarant’anni di poesia. Forse testimoniano il passaggio dalle poetiche del linguaggio alle poetiche delle cose e a una riconquistata comunicatività del poeta nella comunità, nella contrada umana"...

Andrea Zanzotto: da CONGLOMERATI

E' in libreria l'ultimo libro di Andrea Zanzotto, Conglomerati, edito per i tipi mondadoriani de Lo Specchio, al prezzo di €14 (clic sulla copertina, per una versione a maggiore risoluzione). Se ne consigliano vivissamente l'acquisto, la lettura, lo studio: si tratta di uno dei capolavori del più grande poeta italiano vivente: è sufficiente cliccare qui, …

Miserabile intervista a Sul Romanzo

[Già in occasione di uno speciale dedicato a Giulio Mozzi e al suo ultimo libro Sono l’ultimo a scendere (e altre storie credibili) ho segnalato Sul Romanzo, uno dei migliori blog letterari in circolazione sulla rete italiana. Il gestore del sito mi ha chiesto di rispondere alle domande della sua intervista standard (qualcosa che ricorda …

Una poesia inedita e altri versi di Andrea Ponso

Per smentire il luogo comune per cui i social network sarebbero soltanto chiacchiericcio, pubblico un inedito del poeta Andrea Ponso, classe 1975, a mio parere il più convincente tra i poeti nati nei Settanta. C'è una tensione metafisica (cioè non semplicemente psicologica, ma abissalmente coscienziale) che avvicina, seppure non tematicamente né stilisticamente, il suo fare …

Arte veicolazione oltre l’umano: Hölderlin, Kafka, Celan, Burroughs. Contro George Steiner.

George Steiner in Linguaggio e silenzio: "La crisi della letteratura, così come lo conosciamo, ebbe inizio nel tardo Ottocento. Essa scaturì dalla consapevolezza della frattura tra il nuovo senso della realtà psicologica e le vecchie forme dell'espressione retorica e poetica. Per articolare la consapevolezza aperta alla sensibilità moderna, alcuni scrittori cercarono di uscire dai confini …