E’ finalmente disponibile in libreria dal 6 giugno 2013 il romanzo da me scritto Fine Impero, edito da minimum fax, con copertina a opera di Riccardo Falcinelli. E’ un testo che ha dovuto effettuare un percorso faticoso, prima di giungere alla pubblicazione. Fortunatamente, esso mi ha permesso di esperire una volta ancora le cure editoriali di minimum fax: si tratta di un’esperienza umanistica che non ha pari in Italia. Tengo perciò a ringraziare tutti i minimi che hanno collaborato con me alla realizzazione di questo libro: l’editor Nicola Lagioia, l’editore Marco Cassini, la direttrice editoriale Martina Testa, la cura redazionale di Dario Matrone ed Enrica Speziale, la perfetta prospettica di Alessandro Grazioli, l’opera artistica di Riccardo Falcinelli.
Questo romanzo è dedicato a Tommaso Pincio.
Eccone il testo di aletta e, a seguire, le microanticipazione datene in questi anni.
Seguiranno iniziative molto particolari a corollario della pubblicazione.
Vorrei ringraziare lettrici e lettori che instancabilmente mi hanno contattato per chiedermi notizie del libro, in questo arco di tempo: il loro abbraccio è ricambiato, è importante per me. Davvero: grazie.
Testo di aletta
dalla pagina minimum fax dedicata a Fine Impero
“Il miracolo-Genna consiste nell’essere riuscito a rendere la nostra Storia allo stesso tempo sexy, elettrizzante, patetica, drammatica, divertente.”
Alessandro Piperno
Che cosa accade a un uomo quando perde tutto? Se il paese è l’Italia e quell’uomo è un intellettuale che per sbarcare il lunario scrive per le riviste di moda, il dramma privato può rivelarsi una porta d’accesso verso un altro tipo di disastro: il mondo contemporaneo. Ecco allora che il protagonista di Fine Impero intraprende la sua discesa al centro della terra aggirandosi nella notte senza fine di ciò che per comodità chiamiamo ancora show business. A fare da traghettatore c’è zio Bubba, un uomo che è «più dei politici»: agente, impresario, personaggio misterioso e chiave di volta per comprendere in cosa ci sta trasformando lo spettacolo del potere che (dagli schermi tv invasi dai talent e dai reality, fino al profondo della nostra intimità) contempliamo senza sosta a occhi spalancati. Fino a quando non si spalancherà anche la piccola porta di una tragedia la cui potenza non è possibile arginare – il mistero inesplicabile della morte dei bambini su cui la grande letteratura non fa che interrogarsi ciclicamente. Giuseppe Genna, lo scrittore che meglio ha indagato le pieghe più inquietanti dell’Italia di questi anni, racconta una parabola che ci riguarda da vicino. Abbiamo dimenticato qualcosa di fondamentale tra le stanze di un brutto sogno, e l’unico modo per riprenderla è tuffarcisi dentro.
Copertina e bozzetti preparatori [di Riccardo Falcinelli]
Primi materiali