"I situazionisti partono da una critica dell’arte moderna, ma fatta da un punto di vista avanguardista: è a partire dalle conclusioni dell’arte moderna che essi elaborano il proprio progetto. Considerare, come fanno, l’arte moderna come l’esperienza storica del linguaggio poetico che si autodistrugge in quanto mezzo d’espressione e di comunicazione non è vero che dal punto di vista dell’arte moderna..."
Miserabile intervento: “Autocensura invisibile violenza”
[Questo intervento è ora edito in Letteratura e censura. Dalla repressione politica all'autocensura, curato da Roberto Francavilla ed edito da Artemide] Se ha ragione Guy Debord nell’Internazionale Situazionista e “là dove c’è comunicazione non c’è lo Stato”, è automatico che là dove c’è letteratura non esiste censura. Eppure siamo abituati a migliaia di censure letterarie, …
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