Guénon: da “Errore dello spiritismo”

Il grande esoterista del XX secolo mette in guardia dai pericoli di ogni dottrina (che per lui nemmeno è tale) che si appoggi sullo spiritismo: "Quando parliamo di devastazioni e di vittime, non si tratta affatto di semplici metafore; le cose di questo genere, e lo spiritismo più di tutte le altre, hanno come risultato di squilibrare e rovinare in modo irrimediabile una quantità di sventurati che, se non le avessero incontrate sulla loro strada, avrebbero potuto continuare a condurre una vita normale"...

Milo De Angelis: TEMA DELL’ADDIO

"Tema dell'addio" non è soltanto il distendersi dell'elegia e della trenodia per il lutto, la pedita, la morte. Milo De Angelis nemmeno contrae l'esperienza del lutto in scatti orfici. Siamo di fronte a una poesia che interroga noi con potenza circa l'essenza stessa dell'esperienza della lettura, una sorta di percorso ritmico tra analogie che costituiscono una retorica del trauma: la poesia italiana a venire o attraversa questa esperienza o semplicemente non sarà. (una recensione del 2005)

MEDIUM – 23. ‘MAGIA ROSSA’

Uno degli ultimi capitoli da 'Medium', il libro pubblicato anni fa in forma digitale allargata e in print on demand. Chi desidera comprendere, può leggersi tutto quanto desidera, gratuitamente, ai link indicati, scaricando la versione integrale...

Nondualismo: Eraclito e Vedanta

«I migliori scelgono l'Uno invece di tutte le cose, gloria eterna invece di soddisfazioni mortali». «Non a me, ma al Logos dando ascolto, conviene riconoscere che l'Uno è tutte le cose». «Dei più è maestro Esiodo; ritengono ch'egli tutto sapesse, lui che non conosceva il giorno e la notte: sono infatti l'Uno».

Non Dualità

da Adi Shamkara - "Upadesasahsri" - Edizioni Asram Vidya II, 19 - 12. Non c'è alcun essere che appartenga a Me, né Io appartengo ad alcuno, poiché sono senza un secondo. Ciò che è sovrapposto, infatti, non esiste realmente. Invece Io [essendo il Sostrato] non sono sovrapposto, giacché mi si riconosce come preesistente rispetto a …

“Il fulcro di tutto è dentro di te”

Il 7 Maggio 1970 così discussero a Bombay un Maestro che faceva il tabaccaio e un visitatore andato a interrogarlo: Ogni giorno, al risveglio, il mondo si mostra a noi. Da dove ci viene quell'esperienza? Prima che qualcosa si mostri, dev'esserci qualcuno cui mostrarsi. Ogni apparizione e sparizione presuppongono un mutamento su uno sfondo immutabile. …

Ferraresi su 02blog.it: intervista al Miserabile su “Le teste”

Sul bellissimo 02blog.it, il critico e scrittore Gabriele Ferraresi (autore de Il testimone) mi aveva già convocato a rispondere a profonde domande su Italia de Profundis. Mi ha fatto l'onore di convocarmi nuovamente a proposito de Le teste. Ecco il testo dell'intervista. Intervista: Genna e Lopez tornano nella Milano de "Le Teste" di GABRIELE FERRARESI …

Una poesia inedita e altri versi di Andrea Ponso

Per smentire il luogo comune per cui i social network sarebbero soltanto chiacchiericcio, pubblico un inedito del poeta Andrea Ponso, classe 1975, a mio parere il più convincente tra i poeti nati nei Settanta. C'è una tensione metafisica (cioè non semplicemente psicologica, ma abissalmente coscienziale) che avvicina, seppure non tematicamente né stilisticamente, il suo fare …

L’assoluto qui ora del nomade che fa il deserto

'Il nomade fa il deserto. E’ in un assoluto locale (deserto steppa ghiaccio o mare).' Il tempo è una forma liquida di spazio mentale e tra istante e istante, cioè in ogni punto, ci è un assoluto locale. 'Non ci fu dunque un tempo, durante il quale avresti fatto nulla, poiché il tempo stesso l'hai …

Meditazioni kafkiane: congedo sine die dalla scrittura

"Io, soltanto io sono l'osservatore della platea." "Ogni cosa mi si presenta come costruzione." "Le scoperte si sono imposte all'uomo." "Quando estirperò queste cose?" "'Il tonante grido dell'estasi dei serafini'." Quella di Franz Kafka, nei Diari che "tanto lo commuovono", è un'ascesi. Il suo persistere, all'interno di una necessità non più fisica, non più emotiva …

Silenzio, Essere, Donna

Tra i commenti pervenuti su Facebook e le mail giuntemi in casella riguardo alla nota, idiosincratica e priva di pretese, Il silenzio, ovvero la tremenda potenza dell'universale seduzione, assumo due reazioni e cerco di svilupparle. La prima è una domanda di chiarimento circa il passaggio in cui abbozzo questo possibile percorso di percezione del testo …

Hölderlin, ovvero il tragico come vuoto

Prima di questa riflessione, vorrei dare notizia di alcune eventualità attuali e prossime. Da qualche giorno, con esercizio di pudore che corrisponde a un semplice sospiro di sollievo (che sarebbe poi la natura naturante del respirare autentico e cioè del respiro dell'autentico), tento di andare disciogliendo nodi teorici attraverso piccole sincrasie: scrivendo note che non …