Questo incrocio surreale e demonico tra @astrosamantha e Gianni Rodari, in pieno spazio extraplanetario, non mi sarebbe mai venuto in mente quando strappavo le pagine di “Favole al telefono”. Avevo 7 anni e odiavo quel fabulatore intriso di realismo stalinista, lui e la sua fantasia orrenda fatta di casermoni di cemento e due fuscellini di alberi in un viale. Volevo fare l’astronauta, a 7 anni. Da quella congerie, cosmo+Cipollino, è germogliata questa attuale allucinazione che è vera. Mi attendo, alla prossima, Franceschini che dal buco nero supermassiccio Sagittarius A urla all’universo il resoconto stenografato di un dialogo tra Mario Luzi e i Coldplay.