May 28, 2015 at 05:47PM

Posso dire cosa penso soltanto: sta per essere aperto uno dei libri fondamentali della mia esistenza, che è la più giovane delle vecchie e la più vecchia delle giovani. E’ il nuovo libro di Milo De Angelis, si intitola “Incontri e agguati”. Esce il primo giorno di giugno, essendo da sempre uscito e uscendo sempre nel futuro. “Nuovi argomenti” ne pubblica un’anticipazione. Sono sette testi che mi fanno capire quanto fosse sbagliata una domanda che una volta qualcuno fece a un poeta e che suonava così: “Non puoi andare oltre quello che hai fatto, dove vuoi andare, ti ripeterai sempre?”. Non è mai stato così e tantomeno per Milo De Angelis. Costui, che nel mio tempo è il massimo poeta scrivente qui ora (qui dove?, ora quando?) dice quanto il tempo era mutato oggi nello ieri del domani e che tu sei quella cosa lì: rammemora trascendendo il ricordo, quindi non abolendo il ricordo. Il ricordo qui vale per tutta la lingua, per tutta la testualità, per tutto il canto, il tempo, l’essere apparsi in questo mondo di veglia.
Leggete queste poesie, leggete questa poesia, leggete questo poeta.

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