Da Doppiozero (qui: http://bit.ly/1Ne7RVu):
“Pier Paolo Pasolini che sei negli inesistenti cieli, la previsione centrale della fine del testo, questo momento geometrico del tempo che stiamo vivendo dopo di te – questa fatalità del tutto storica non l’avevi prevista. Noi viviamo il fascismo della Macchina, che per te era semplicemente storica e linguistica, mentre per Carmelo Bene era l’interezza della manifestazione, del divenire che, prima di divenire, deve essere e solo l’essere non è macchinico”.
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