[E’ in tutte le librerie l’annuale Almanacco Guanda, curato da Ranieri Polese. A partire dal caso Gomorra, convocando critici e scrittori, che intervengono teoricamente o attraverso racconti, si discute di rapporti tra politica e narrazione, dagli scrittori «noir» (Lucarelli, De Cataldo, Fois ecc.) all’opera di romanzieri come Cordelli (Il duca di Mantova) e Siti (Troppi paradisi, Il contagio). Intervengono Arpaia, Biondillo, Breda, Caprara, Casadei, Casalini, Cordelli, Cortellessa, De Cataldo, Desiati, Franchi, Genna, Polese, Rebori, Savatteri, Stajano. Pubblico qui, ringraziando l’editore per il permesso, il mio racconto, in perfetta continuità con Italia De Profundis, l’ultimo
romanzo, appena uscito per minimum fax. gg]
IL CORPO DEL CARDINALE
di Giuseppe Genna
Sia osservato.
E’ nudo. E’ anziano, ma ha il volto di un bambino gonfiato dal cortisone dopo una purpurea. L’incarnato è pallido, è della tonalità di certe fotografie ovoidali in ceramica sulle lapidi. I capelli radi, senza la zucchetta rosso porpora, erano insospettabili capelli di quella foggia chemioterapica. E’ nudo. Le braccia parallele al costato e alle anche e ridotte a una circonferenza minima, i bicipiti assenti, il ventre che sporge come una protesi e invece è gonfio per il rilascio addominale.
Scusate: sto male… Ma in un altro senso. Sto male davvero.
Quello che avrei da dire su questo Paese di merda, l’unico nel Continente a non avere in Parlamento una forza di sinistra e nemmeno una socialista, bensì soltanto un contenitore vuoto di proposte che crede ciecamente nel libero mercato e un contenitore vuoto che crede ciecamente nel libero mercato, oltre a una falange sfascista e qualunquista che rappresenta il 25% della popolazione votante della mia regione – quello che avrei da dire lo si può indurre dai libri che scrivo, se si ha voglia di leggerli e se si ha voglia indurlo (per esempio, c’è qualcosa da indurre da qui). Quindi non ho da commentare, se non attraverso le parole di altri, che in questo Paese sono in verità tra gli intellettuali più avanti della compagine che era intellettuale e che a questo punto può tranquillamente continuare a snobbeggiare beandosi dei lucori tremolanti delle luci dello spettacolo, inscenato nemmeno ad arte, ma contro l’arte.
La parola, dunque, a dei miei compagni di strada, che dicono come la penso meglio di come lo direi io.
Elio e le storie tese – (Sanremo 1996) La terra dei cachi
Il best off 2008 di minimum fax: TU SEI LEI
Con colpevole ritardo, a causa del lungo strascico di discussioni e interventi intorno al
romanzo Hitler, mi occupo dell’antologia Tu sei lei, il “best off” 2008 di minimum fax, che mi è stato chiesto di curare.
Per il momento, ecco i particolari del libro e l’estesa rassegna stampa (in via di ulteriore espansione), interessante per la diversità di prospettive interpretative, che compone un largo spettro critico.
Tornerò personalmente su questa antologia, di tanto in tanto, poiché mi sembra necessario anzitutto e poiché essa va configurandosi come un libro che continua il suo percorso, non arrestandosi a mode del momento.
Un particolare ringraziamento va all’editore, minimum fax, e a tutto lo staff della casa editrice – una realtà su cui sarò felicemente costretto a soffermarmi dopo l’estate, per una sorpresa riservata ai Miserabili Lettori.
Tu sei lei
Otto scrittrici italiane
209 pagine – gennaio 2008
ISBN 978-88-7521-159-2
Prezzo di copertina: € 11,50 -sconto 10%
€ 10,35
cura di: Giuseppe Genna
introduzione di: Giuseppe Genna
le autrici:
Donata Feroldi, Esther G., Helena Janeczek, Babsi Jones, Federica Manzon, Alina Marazzi, Veronica Raimo, Carola Susani.
il libro:
Dopo la fortunata edizione 2007, dopo gli esordienti di Voi siete qui, ritorna l’antologia annuale di minimum fax con un’operazione ancora più innovativa e provocatoria. Tu sei lei. A curarla quest’anno è il romanziere e saggista Giuseppe Genna, uno dei più instancabili agitatori culturali del nostro panorama letterario. Ma la vera novità è che gli autori convocati questa volta sono tutte scrittrici. Tu sei lei è una testimonianza, viva e bruciante, di come, nonostante le lotte del passato che ne hanno formalmente legittimato i diritti, le donne (e le scrittrici come avanguardia sociale) in Italia siano ancora marginalizzate. Ma soprattutto la conferma di come, affrontando temi per niente concilianti – l’identità, il corpo, il parto, la morte – queste autrici siano le protagoniste di uno tsunami letterario che monta all’orizzonte delle nostre coste, e che lascerà il suo segno nel futuro più immediato.
Leggi la prefazione completa di Giuseppe Genna su Carmilla.
Ascolta l’intervista di Giulia Fossà a Giuseppe Genna e Veronica Raimo ospiti di Nudo e Crudo su RadioUno.
Ascolta il servizio di Fahrenheit su Tu sei lei.
RASSEGNA STAMPA
Valentina Pigmei – Elle
Racconti drammatici, densi, corporali, diversi uno dall’altro. Un’ampia riflessione.
continua
Benedetta Marietti – D-La Repubblica delle donne
L’originale contributo di otto scrittrici esordienti ad un’antologia delle donne.
continua
Radio 3 – Fahrenheit
Tra le pagine di questo quarto “Best off” i racconti di esordienti insieme a quelli di autrici già affermate.
leggi altro
Giovanna Peru – La Nuova Sardegna
Racconti di vita comune eppure particolari, tutti impregnati della visione femminile delle cose.
continua
Massimiliano Parente – Libero
Un addio ai clichè femministi.
continua
Giovanna De Angelis – Il Riformista
Un urlo al femminile di otto autrici di successo.
continua
Porzia Bergamasco – Rodeo
Queste scrittrici elevano e abbattono il muro che relega le donne nel mondo delle donne.
continua
Fabrizio Tassi – Libertà
Un libro che guarda alfuturo.
continua
Cristina Tirinzoni – Psychologies
Otto scrittrici gareggiano in bravura per far emergere uno sguardo tutto al femminile.
continua
Marina Terragni – Io Donna
Un ritratto di Alina Marazzi.
continua
Caterina Soffici – Il Giornale
Otto scrittrici affrontano temi poco concilianti come il corpo e la morte.
continua
Chiara Amato – Style.it
Otto scrittrici esplorano temi come l’identità, il corpo, il parto, la morte.
continua
Valori
Otto donne raccontano l’universo femminile.
continua
Sergio Rotino – Liberazione
Una fra le migliori antologie di questo inizio 2008.
continua
Andrea Di Consoli – Il Messaggero
Scritture sincere, non schiacciate dalla retorica del linguaggio “feroce” e “viscerale”.
continua
Loredana Lipperini – Il Venerdì
Il curatore sottolinea l’urgenza della “questione femminile”.
continua
Maria Pia Ammirati – Liberal
Otto combattenti della scrittura.
continua
Dario Pappalardo – la Repubblica
Esiste ancora una questione femminile?
continua
Vittoria Filippi Gabardi – Satisfiction
Giuseppe Genna ci ama, donne.
continua
Renato Barilli – TTL – La Stampa
Conferma l’impressione di una scrittura al femminile che fa muro, che avanza come fitta falange macedone.
continua
Lara Crinò – Kataweb Libri
Otto racconti al femminile.
continua
Wuz.it
Creatività: nome comune, singolare, femminile.
continua
Stefano Ciavatta – Epolis
Best off è la dimostrazione che si continua a coltivare l’ambizione del libro cartaceo.
continua
Sara Chiappori – La Repubblica
Ognuno di questi sguardi colpisce nel segno.
continua
Pierluigi Pedretti – La Provincia Cosentina
Un libro coniugato al femminile.
continua
Alessandro Besselva Averame – Il Mucchio
Otto racconti di qualità.
continua
Tommy Cappellini – Il Giornale
Un’antologia che esplora i bassifondi dell’anima.
continua
Franco Bolelli – La Repubblica – Ed.Milano
Grande ricchezza di linguaggio, sensibilità innovativa, sintesi di forma e sostanza.
leggi altro
Chicca Gagliardo – Glamour
Un’antologia al femminile.
continua
Cristina Taglietti – Corriere della Sera
Narrativa pura in forma breve.
continua
Loredana Lipperini – Lipperatura
Racconti belli, alcuni molto belli, intorno al corpo femminile.
continua
Andrea Tramonte – E Polis
Otto scrittrici tra sesso, corpo e identità.
continua
Luigi Brunamonti – Paginedilibri.com
Uno tsunami letterario che monta all’orizzonte delle nostre cose e che lascerà il segno nel futuro.
leggi altro
Maria Grazia Rongo – La Gazzetta del Mezzogiorno
Storie intense, poetiche, devestanti.
continua
Velvet
Una segnalazione della raccolta di Giuseppe Genna.
continua
Elena Dazi – Notebook
Donne che non si arrendono, che sfidano convenzioni, che creano meraviglie.
continua
Carlotta Niccolini – Corriere della Sera
Donne sole allo specchio:otto scrittrici raccontano.
continua
Alessandro Beretta – Corriere della Sera
La tanto criticata “autoreferenzialità” generazionale sta trovando nuovo sfogo per l’impegno nello stile e nelle strutture delle vicende narrate.
continua
Valeria Parrella – Grazia
Un’antologia pensata interamente al femminile.
continua
Rossano Astremo – Vertigine.it
La narrativa italiana è donna.
continua
Marta Cervino – Marie Claire
Otto scrittrici affrontano temi forti e toccano nervi scoperti.
continua
CATRAME: verifica dei poteri nove anni dopo
Come annunciato, la nuova edizione del noir Catrame (Piccola Biblioteca Oscar) uscirà il 16 gennaio 2008: nove anni dopo la sua prima edizione. Quel libro fu scritto in omaggio a mio padre, che adorava Simenon e la serie Maigret, letta e riletta più volte. Si trattava di un regalo: un Maigret aggiornato e corretto, da ambientarsi nel quartiere milanese dove abitava. Aggiornare e correggere Maigret significava per me mutuare dalla tradizione americana: non tanto Chandler, che idolatro, poiché il suo sarcasmo e la sua ironia non si attagliavano a mio parere a quella tragedia che ha nome Italia. Piuttosto Hammett e soprattutto Ellroy, da applicare ad alcuni nodi irrisolti dei misteri politici italiani, emblematizzati dal Memoriale dei Memoriali. Milano come sfondo, la politica come cuore nero, il complotto come protocollo narrativo. A distanza di nove anni, verifico alcune persistenze: Milano come sfondo non è da aggiornare, è peggiorata semmai, ma il clima psichico è identico a quello descritto nel noir; il paradigma narrativo del complotto, che mi serviva per inscenare il verisimile e per sfondarlo emblematicamente ha ceduto, è chiacchiera da bar, siamo in un diverso protocollo psichico collettivo e, quindi, narrativo, che potrei indicare come sindrome da stress post-traumatico in attesa che il trauma puntuale arrivi, mentre un trauma più diffusivo e atmosferico sortisce i suoi effetti (il che significa che il complotto non parla più la lingua del verisimile, ma unicamente quella della fiction); e, circa il cuore nero del libro, cioè il suo snodo politico, basterà riportare un passo del romanzo, per osservare se quanto scritto in Catrame regge ancora, se in questo Paese certi nodi si sono sciolti oppure quegli stessi nodi si sono stretti maggiormente. Il passo è tratto da un dialogo che l’ispettore Lopez ha con un suo amico carcerato – un partecipante alla lotta armata:
“… ‘tutti noi’ siamo una questione irrisolta… In questo Paese di merda, i terroristi sono ancora il nodo da sciogliere, la cattiva coscienza di una nazione… Renditi conto che chi ora sta governando è ancora sotto la spada di Damocle della nostra questione irrisolta… Prodi, Ciampi… Se ti leggi il memoriale Pecorelli, sono tutti dentro… Tutta la classe dirigente del Paese… Alla Banca d’Italia, contro il candidato del Pci, la Dc aveva schierato Ciampi… Nesi, che adesso sta in Rifondazione, aveva piazzato il figlio di Ciampi alla BNL, la banca dello scandalo dei fondi neri e delle forniture di armi, con uno stipendio da favola… Li tiene in scacco tutti Cossiga, che faceva il ministro dell’interno ai tempi dell’omicidio di Moro… Altroché tecnocrazia… E noi stiamo schiacciati, in attesa dell’indulto…”