Nuovamente, continuamente, in estremo sentire, in un dire che non è umano non è angelico non è niente di che, una poesia di Mario Benedetti – da “Pitture nere su carta” (Mondadori, 2008)
LACRIME 1
Contare l’inverno, a uno a uno.
Facile notte, non nera non bianca non blu.
Facile notte, è il dormire questa veglia.
Il viso grande nel viso piccolo. Frantumo
nel suo pianto di ossa interne e guance.
Indietreggiati gli occhi. Il rantolo.
E la fontana della via, del muro qualcosa della vasca.
Da quale mente, piccolo, la vista paterna in te, sciolta.
La mucosa dei tanti, sopportati anni,
cremato inverno, va, va, va.
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