Man in Black

071004773-d398a765-ee97-4bc1-b124-2022f53c119fAllora, è morto Black. E’ morto, ieri oggi, 53 anni, io 46, 7 più di me, avevo 17 anni e lui cantava. Un grandissimo. Tu non te lo ricordi, non lo sai, hai 29 anni e vivi in una innocenza che ti stermina, stai malissimo e quindi fai di sentire un cotone idrofilo della vita di anestesia di un misterioso etere etilico che ti mettono nel sangue respiro, ma prima c’era Black. Cantava “Wonderful life” e Black era nero e poi Zucchero gliela rubava in una cover di struggimento che era più in Black che nella romagnola delizia di gnocco fritto con su dello zucchero troppo. E’ morto Black e David Bowie e tutti e io ESATTAMENTE UN ANNO FA scrivevo questo di Black: che non c’era amore e era colpa di Black. Leggetelo, vedetelo nella canzone https://www.youtube.com/watch?v=oTljsiwkVqA, altrimenti non capite l’eccezionale di tutto questo che spettacolarmente vi propongo oggi, avendolo già proposto UN ANNO DI ESATTEZZA FA! E’ morto, w lui, la terra, ti, sia, lieve. E’ questo:

«Ho diciassette anni nell’87 quando appare dentro la mia vita nella mente nella disperazione di qualunque depressione incredibilmente abissale: Black. Egli canta “It’s a wonderful life”. La paranoia si innalza come un debordare attonito di sconforto privato esposto in pubblico tipo pudenda flosce prive di nerbo e fiaccate da una incredibile abissale anemia per cui NON C’E’ UN GLOBULO ROSSO MANCO A CERCARLO e sono tutti globuli bianchi scatenati da Black, e anche i Depeche Mode che si pensavano ai vertici della paranoia subiscono la ciclotimia essangue di Black CHE PER DI PIU’ PER IRONIA DELLA SORTE CANTA CHE LA VITA E’ MERAVIGLIOSA MA NON LO E’ PIU’ DA QUANDO C’E’ LUI, in un video malamente laccatissimo bianco e nero dove lui è di un pallore insostenibile di uno spermatozoo inabile a seminare perfino una patata cruda, video con il mare quant’è bello e PERSINO IL MARE FA UNA CONCA DEPRESSA MENTRE PASSA BLACK E E’ PIATTO COME UNA TAVOLA, un video lucidato male nei bianchi e neri con questo spilungone inglese di estate in un freddo di inverno tipico dell’Inghilterra, con scene simboliche prive di referenza e un naso DRITTISSIMO insieme allo sguardo che guarda nel futuro ma si ferma a dieci centimetri dal naso drittissimo come in una miopia dovuta alla TRISTEZZA INCONSULTA di tutto il contesto, stile suicidio imminente di uno che si taglia una vena e aspetta lì per ore e ore che sgoccioli via tutto ma non esce abbastanza, pallidissimo essangue in quanto SI STA SUICIDANDO E SUICIDA TUTTI NOI INSIEME A LUI CHE LO GUARDIAMO, è un’esperienza di choc lento pretrauma in un postrauma indefinito e vagamente eterico, TUTTI NOI CON LE GIOVINEZZE VIOLATE DALLE IMMAGINI TELEVISIVE CHE NEMMENO VENT’ANNI E ESPLODONO nella generazione delle giovani suicide girls fatte di capelli verdissimi e piercing INCREDIBILMENTE PROVOCANTI, mentre invece nel suicidio televisivo che ti comminavano TI COMMINAVANO BLACK E TU DOVEVI VEDERLO PER SUICIDARTI LENTISSIMAMENTE, in strane spiagge di un luna park deserto e gelido tipico di posti come Penzance o giù di lì, albionici, di quegli anni di una MELANCOLIA ORRENDAMENTE LENTA E COLLOIDALE CON CUI TI ATTACCO LA MELASSA DELL’OPERA AL NERO e infatti Black significa nero e è vestito di nero, anche i calzini, cammina nella solitudine di spazi deserti strazianti mentre POCHISSIMI BAMBINI SOLITARI GIOCANO CON UN’ALLEGRIA FINTA MENTRE LUI CANTA questa canzone incredibile di una melodia che si schiera per ucciderti a uno a uno tutti gli ormoni e così UNA INTERA GENERAZIONE NON SCOPA PER COLPA DI BLACK E E’ LA MIA, diventando improvvisamente privi di qualunque conato e libido e pulsione perché te le ha tolte tutte Black, al cui suono PERFINO LA CERES PERDE LA SCHIUMA E LE BOLLICINE E DIVENTA TIEPIDA e urinaria, tutta la gioventù si converte per questo canto delle sirene che le sirene delle polizie carabiniere sono molto migliori di Black e della sua nenia che ti ammazza con lentezza soddisfatta del suo essere lentissima ma pervicace e infatti HA UN SUCCESSO ENORME COME QUALUNQUE SUICIDIO CHE SI RISPETTI, questo canto di Black da solo che siccome canta solissimo da solo ecco che allora sono tutti soli, sono tutti una cotenna molle lasciata afflosciata su un marciapiede di gomma dei pneumatici sgonfi con del miele scaduto sopra e insomma BLACK DIVENTA ME E IO LUI e cammino da solo ancora, nessuno risponde ai miei desideri e se non c’è amore è colpa di Black, E’ TUTTA COLPA DI LUI BLACK!!!! CREDICI, CREDETEMI!!!»

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