Ancora Piperno sul Corriere: su Le Benevole di Littell

Riprendo qui lo splendido articolo di Alessandro Piperno su Littell, apparso quest'oggi nelle pagine culturali del Corriere. Non concordo in nulla su quanto Piperno scrive della questione che è per me il buco nero della rappresentazione ne Le Benevole: cioè l'invenzione di una mimesi per me oscena nel campo di concentramento. Sono certamente convinto, come …

Piperno-Mendelsohn: un dialogo a cui avrei voluto partecipare

A tutta pagina, oggi, in prima di cultura del Corriere della Sera, un lungo, interessantissimo (direi: fondamentale) dialogo tra Alessandro Piperno e Daniel Mendelsohn, autore de Gli scomparsi (Neri Pozza). Il dialogo è fondamentale per l'autore del romanzo Hitler, poiché verte proprio sui protocolli di rappresentazione dell'estremalità storica. Manca, al solito e come comprensibile, il …

Avvicinamenti al romanzo: Demetrio Paolin sulla recensione a Littell di Piperno

• 1. Avvicinamenti al romanzo: Wu Ming 1 e Piperno su Littell • 2. Avvicinamenti al romanzo: Claude Lanzmann [Ricevo, e volentieri pubblico, questo accurato, breve e incisivo intervento di Demetrio Paolin, che è un profondo esperto di Primo Levi e dà voce a una delle mie perplessità su quanto Alessandro Piperno ha scritto a …

Avvicinamenti al romanzo: Wu Ming 1 e Piperno su Littell

Grandissimo libro-mondo, Le benevole di Jonathan Littell è un caso estremale, per due motivi: affronta l'estremalità del secolo - cioè la mobilitazione totale bellica nazista che ha la sua apicalità obbrobriosa nello sterminio ebraico; e il punto preciso in cui la letteratura e la realtà si distaccano, perché la letteratura si fa morbosa. Riproduco qui …