Da ore sono sottoposto a insulti sgrammaticatissimi da parte di svizzeri razzisti e protezionisti, che minacciano di fucilarmi etc. e commentano con immonda sozzura sintattica sull’organ house dei ticinesi che furono guidati da quel fenomeno lombrosiano che fu tal Bignasca, una specie di Bossi ticinese, più ancora impresentabile del Bossi stesso. Questa folla che scrive in un italiano approssimativo è incazzata per un post Facebook in cui, dopo l’incredibile esito referendario elvetico, estendevo un breve monologo di Orson Welles ne “Il terzo uomo”, quando fa un ritratto, oggettivo e satirico al tempo stesso, di questo brutto gioco dei quattro cantoni. Sono estremamente orgoglioso di solleticare lo spirito a questi forconi alpestri, ben educati all’odio intemerato e al solito noiosissimo giochino del trolling on line, che per loro è la naturale estensione del trolling esistenziale con cui affliggono il continente. Qui la sequela di insulti & minacce, insieme al link al mio post, traslato irregolarmente sull’organ house delle Wafer SS rossocrociate:
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