Con Giorgio Falco e Valeria Verdolini, a BookPride 2018, si è affrontato ieri il tema del tempo e del lavoro culturale, delle regioni necessitanti per cui si scrive e dell’assoluzione nazionale di una colpa atavica della nazione stessa. Partendo da “Ipotesi di una sconfitta” di Falco (Einaudi) e dal mio “History” (Mondadori), ci si è diretti verso l’orizzonte in cui Bernhard, Holderlin, Kafka, Melville e Burroughs indicano la dannazione di un tempo storico, sedimentale, contro il “garbage time”, come lo definisce Falco – il “tempo di seconda mano” in cui l’umano si riduce a non pensare né praticare un’alternativa, poiché è preda del delirio interiorizzato del realismo capitalista.
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