Prodromi a “Io sono”

Purtroppo non ce la faccio a terminare in tempo la stesura del testo saggistico "Io sono - La terapia della coscienza" (il Saggiatore), dove tento una scalata in un àmbito che frequento da tanti anni e che potrei definire "neopsicologico" - un ossimoro a cui mi costringe l'ambiente e il momento storico, poiché si tratta …

Milo De Angelis: TEMA DELL’ADDIO

"Tema dell'addio" non è soltanto il distendersi dell'elegia e della trenodia per il lutto, la pedita, la morte. Milo De Angelis nemmeno contrae l'esperienza del lutto in scatti orfici. Siamo di fronte a una poesia che interroga noi con potenza circa l'essenza stessa dell'esperienza della lettura, una sorta di percorso ritmico tra analogie che costituiscono una retorica del trauma: la poesia italiana a venire o attraversa questa esperienza o semplicemente non sarà. (una recensione del 2005)

Un inedito: da “Opera Atma”

"E levavano tre mattine successive nell’aria satura di polvere di pioggia i lenzuoli dove ero stato io, nel vento, dove correvano i bambini a mani tese verso il sole fioco, al freddo, dando aria nella casa."

Ritmo, sintassi, allusione: silenzio

Inesistenza della paratassi e continuum silenzioso. Ritmo e vuoto. Plot e trama. Narrazione e poetiche. Vittorio Sereni e Mario Benedetti. Gli strumenti umani oltre i codici. Riflessioni teoriche su una letteratura di installazioni.

Umberto Eco: “La metafora nel Medioevo latino”

Da Doctor Virtualis, rivista on line di storia della filosofia medievale, riprendo un fondamentale intervento di Umberto Eco su La metafora nel Medioevo latino. E' per me un articolo centrale, in merito alle considerazioni che vado facendo sulle trasformazioni e gli impieghi della retorica. E' sufficiente cliccare qui per visualizzare il file in pdf. Qui …

Iperdinamica della retorica: indifferenza tra tropi e figure

Che cos'è una figura? E' possibile definire una figura? Si riesce per caso ad avere una visione di insieme di una figura? E se poi, in avanzo, si tratta di una figura vivente? L'abolizione della percezione delle retoriche come "luoghi" determinabili (anche quando le si definisce aperte, in eccedenza, non determinabili - il che è …

Silenzio, Essere, Donna

Tra i commenti pervenuti su Facebook e le mail giuntemi in casella riguardo alla nota, idiosincratica e priva di pretese, Il silenzio, ovvero la tremenda potenza dell'universale seduzione, assumo due reazioni e cerco di svilupparle. La prima è una domanda di chiarimento circa il passaggio in cui abbozzo questo possibile percorso di percezione del testo …

Hölderlin, ovvero il tragico come vuoto

Prima di questa riflessione, vorrei dare notizia di alcune eventualità attuali e prossime. Da qualche giorno, con esercizio di pudore che corrisponde a un semplice sospiro di sollievo (che sarebbe poi la natura naturante del respirare autentico e cioè del respiro dell'autentico), tento di andare disciogliendo nodi teorici attraverso piccole sincrasie: scrivendo note che non …

L’interpretazione di Aristotele e la malattia occidentale

Per malattia occidentale intendo la disattenzione cronica, da parte degli eredi e sviluppatori dell'umanismo occidentale, di focalizzare l'idea vuota di coscienza e di di autoconsapevolezza, anzitutto laddove, come nelle arti, è essa il limite espressivo a cui l'uomo tende, per apprendere a stare di fronte al mistero e di sé e del mondo. L'interpretazione della …

Miserabili fatiche: il sito si ferma dal 21 al 25. Date la colpa a Philip Roth.

Per colpa di Philip Roth, questo sito non verrà aggiornato per una settimana. Prima di spiegarne i motivi, lascio la parola all'autore di Everyman, che parla proprio di questo romanzo. La seconda parte dell'intervista, a fine del post. Il Miserabile Scrittore si immerge in fatiche: chiude una sopresa che apparirà in autunno e lavora come …