Spada a spada non fiede
Non schiara lume a lume
Più che non si comprenda un che non chiede
O intera forma viva da frantume:
Ma tenebra da tenebra oscurata
Follìa non rinsavisce per follìa
E come a due dei quali
Si sbriciola la misera giornata
Vita di colpe e mali
Che l’un nell’altro spia –
Così la mente nostra pur s’abbaglia
A cisposo barlume di bugìa
Minne Midons Kapò Madre e Maria
Della vana battaglia.
(Giovanni Giudici, “Salutz”, Einaudi, 1986)
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