July 18, 2015 at 10:16AM

Questa che qui presento non è una recensione al “saggio” «Io sono». E’, semplicemente, una delle cose più belle che siano state scritte intorno a cose di cui sembrerebbe che io sia autore (e in realtà non lo sono: potenzialità assumono la veste di atto e di azione, crollando in forme; uno, al limite, può soltanto lavorare su se stesso a ripulirsi interiormente, e cioè anche esteriormente e storicamente, per facilitare il processo intuitivo, che non è personale: è oggettivo e non appartiene a nessuno, nemmeno al lettore, poiché si è “una cosa sola”, non esiste più autore supposto e supposto fruitore – ciò non volendo essere in nessun caso un’apologia dell’ispirazionismo o di chissà quale orfismo). Sorprendentemente per me, chi scrive queste cose su «Io sono» (e le scrive su se stesso e su chiunque) è una persona cresciuta a Calvairate, il mio quartiere milanese di nascita e formazione. Tale persona si chiama Elio Meloni e, indipendentemente da quanto scrive sul libro, è una persona preziosa. Stamattina l’ho conosciuto di persona e confermo: è una persona preziosa. Invito quindi a leggere queste riflessioni che, vi garantisco, anche se sembrerebbe l’opposto, non riguardano me, Giuseppe Genna, ma il “me stesso”. Si può vivere e vedere il mondo anche, e soprattutto, in questo modo.

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