Nel bellissimo spazio incontri della nuova libreria Egea (che si è spostata di poche decine di metri, sempre nel complesso dell’università Bocconi), si è tenuto ieri l’incontro con Helena Janeczek e Alessandro Zaccuri, sulle “biografie magnetiche”. A partire da “La ragazza con la Leica” (Guanda) di Helena e da “Lo spregio” (Marsilio) di Alessandro, si è parlato di: verità e finzione, memoria e immaginazione, tragico e male, trauma e mistificazione, nomi dei padri, storia e uscita dalla storia, metafisica e politica, narrazione e poetica, immagine fotografica e tempo, paradigma della vittima e dispositivo della colpa, fede nella parola e coerenza del lavoro di scriventi, Tolstoj e Dostoevskij, Petrarca e saga “Millennium”, “Divergent” e “True detective”, Disturbi dell’Apprendimento e Bisogni Educativi Speciali, Snowden e letteratura nera. E di molte altre cose. Ringrazio tantissimo chi è intervenuto. Ci si vede il 7 maggio, quando si presenterà nella stessa sede il nuovo libro di Ferruccio Parazzoli, decano dell’editoria e venerabile maestro occulto di molti scriventi attuali, maestro del postmoderno e di quella piaga luciferina che è la letteratura.