Quando scrissi Nel nome di Ishmael, i miei interlocutori non compresero perché Henry Kissinger finisse nel mirino dell’oscura entità che aveva contribuito a creare. Il discorso storico era complesso da praticare, perché faceva leva su documenti desegretati allora non di dominio pubblico e sembrava articolato da un bizzarro paranoide. Successivamente, in apparenza, la realtà sembrava inoltre dimostrare la tesi opposta. Adesso, invece, la realtà storica si incarica di inverare la parabola che Kissinger percorre in Ishmael, come risulta dall’agenzia stampa qui di seguito.
ANSA – Washington, 10 gennaio 2005,18:15
Usa, Cia: licenziati super-collaboratori, tra cui Kissinger
Il nuovo direttore della Cia, Porter Goss, dopo avere cambiato quasi totalmente i vertici della principale agenzia americana di spionaggio e di controspionaggio, ha deciso di licenziarne alcuni tra i più prestigiosi collaboratori, tra cui l’ex segretario di Stato Henry Kissinger. Lo scrive il settimanale Newsweek nel numero in edicola oggi, secondo cui Goss ha spedito a novembre le lettere di licenziamento agli esponenti dell’ ‘Intelligence Advisory Board’, un organo di consiglieri istituito dal suo predecessore George Tenet. Oltre a Kissinger, il Board -che Tenet consultava diverse volte l’anno- comportava personaggi illustri come gli ex senatori Sam Nunn e Bob Kerrey; due ex direttori della Cia, William Webster e James Woolsey, oltre ad alcuni ammiragli in pensione. Secondo il settimanale, Kissinger c’è rimasto molto male, ma l’ex segretario di Stato, contattato via email, si è rifiutato di fare qualsiasi commento.