Mario Benedetti: SLAVIA ITALIANA

Foto del 19-12-15 alle 19.17

SLAVIA ITALIANA

Madri così presenti dopo essere tante volte morte:
grida sulla porta, zoccoli da soli, anni.
Nonni che lavorano terra di altri e parlano dialetto sloveno
– campi della loro vita, erba e filari della loro vita -.

Si era soltanto piccoli e c’erano le felci da raccogliere
per il maestro Dialmo una mattina di agosto.
Le felci come un viso che si impara dietro il muro del paese
una mattina tutti insieme con il maestro Dialmo.

Sono venuti giù i sassi,
il letto ha detto la zia aveva una pietra grossa nel mezzo.
Siamo scappati dagli occhi, il vento nella testa.

Ho pensato ogni giorno a questo solo stare senza sguardo
– cose dette dalle giacche, dalle scarpe, dai calzoni –
contro la terra e i sassi, senza poter finire.

(Mario Benedetti, ne “Il parco del Triglav”, 1999)

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