“Report” su Savoini, Salvini etc.: non deve succedere nulla, è già accaduto tutto

Con un giorno di ritardo ho recuperato la puntata di “Report” su Savoini, Salvini, i neonazisti, i network cristiani tradizionalisti e compagnia per nulla bella (nell’immagine: il compagno Salvini presso le merende russe). Si indigna chiunque, perché sembra non succedere nulla. Mi stupisce sempre una simile ingenuità, di élite e collettiva al contempo. Non ci vuole molto a comprendere che qualcosa è *già successo*. Nulla a discapito dei bravissimi giornalisti, per un’inchiesta che ritengo memorabile nella storia del nostro giornalismo televisivo (l’ultima a essermi apparsa come degna erede del livello, per dire, di Zavoli, negli ultimi anni, fu lo speciale sulle migrazioni a “Piazzapulita”: sconvolgente). Tuttavia chi conoscesse anche solo per sfioramento come pensa e opera l’intelligence, cioè la forma più acuta e acuminata di indagine politica a livello planetario in tutto l’arco della vicenda umana, si renderebbe ben conto di ciò che l’inchiesta ha reso implicitamente evidente (l’intelligence funziona anzitutto per ossimori): 1) il dilettantismo geopolitico di gentaglia che, pur arrivando a cariche istituzionali di rilevanza, ritiene che si possa *fare* politica estera, mentre devi saperla anzitutto subire; 2) la supposizione grottesca che un’Amministrazione Usa sia il potere Usa, quando proprio non lo è; 3) l’ignoranza delle norme banalissime di quella pseudoscienza, che è la geopolitica, comporta l’ignoranza di te stesso, quindi la tua sempre imminente fallibilità; 4) di un colpo solo, ed è un colpo che dura da vent’anni e passa, ti metti contro gli Stati Uniti, il Vaticano e l’Europa; 5) in tutta la trasmissione non viene mai pronunciata, neanche per caso, la parola decisiva, che è sempre quella mancante, e in questo caso e “Cina”; 6) puoi avere il 98% del Paese che ti vota, ma ti sta votando il 48% del Paese reale e quindi lo 0,02% del pianeta; 7) il pompaggio psicologico degli attori che ritengono essere attori, mentre sono pazienti, cioè passivissimi utili idioti, è il pernicioso segno che la stolidità umana non cessa di lasciare il segno sulla sabbia della storia; 8) sei morto spiritualmente e politicamente. Non che pretenda di dare lezioni ad alcunchì, tantomeno a torme di piccoli e irrilevanti semicamerati, che manco hanno il coraggio di dirsi camerati, mentre sono impiegati in grisaglia che battono i tacchi nel corridoio di una redazione secondarissima in Italia e non dico nel mondo. Tuttavia mi rendo conto a 50 anni che avere lavorato presso la Presidenza di Montecitorio a 24 mi ha permesso di chiarire per sempre alcune categorie di fisica spirituale e di psicologia della guerra. Quello là diceva “Ciaone” e “Bacioni”, mentre il pianeta lo salutava, comminandogli il bacio della morte. Quindi: ciaone e bacioni. Non deve succedere nulla, è già accaduto tutto, anche se la totalità della nazione continuerà a gonfiarsi di sego e di buiacca.

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