Anzitutto, un’informazione di servizio. Il prezzo al dettaglio de Le teste è in libreria 16.20 €, mentre on line continua a risultare di 18 €.
Pubblico qui di seguito un passo dal libro, per evidenziare certe retoriche di inserto che mi interessano. Segnalo che, circa le retoriche legate agli inserti, Le teste tenta di risultare un lavoro che opera cercando di chiudere una questione aperta tra me e la mia scrittura (e, dunque: si prescinde, come mi pare naturale, dagli esiti eventualmente artistici della strutturazione del testo).
In tale brano, si tratta del bennoto mio amore per la lingua e la sintassi polacca, che come si sa pratico da moltissimo tempo. La situazione: Guido Lopez deve urgentemente recarsi a Bologna, provenendo dai lidi ravennati. Sono assolutamente debitore a un prezioso amico scrittore per l’informazione circa il cimitero polacco alle porte del capoluogo emiliano.
Ecco. il passo in questione.
Se lo ricordava, Lopez, ogni momento glorioso trascorso con gli amici di un tempo, al cimitero degli eroi di guerra polacchi. Quando stava a Bologna capitava: che l’ambasciata polacca celebrasse l’istituzione di un memoriale in cui erano sepolti i corpi dei polacchi che avevano liberato Bologna dai nazifascisti, dopo avere vinto a Montecassino. Ci si andava. Cerimonie semplici. Ora: gelidi tramonti, un tempo erano fuoco sulla terra. Ci si riuniva davanti alla lapide, sotto il colonnato (quattro esili stilite). Millequattrocentoventisette uomini. Appartenenti al Drugi Korpus Wojska Polskiego, che suonarono Hejnał Mariacki, che rinnovava Czerwone Maki na Monte Cassino, appena presa la città felsinea, come si legge nel fondamentale Podniebni artylerzyści (artykuł byłego pilota 663 DSA na temat 50 rocznicy powstania jednostki i kontynuowaniu jej tradycji przez brytyjski 663 Dywizjon Korpusu Lotnictwa Wojsk Lądowych) di Jan Paśnicki.