Ecco un’installazione che non ha pretese artistiche, poiché la declinazione artistica si condensa nel cut-up operato sul testo, cioè sui versi del poemetto America di Allen Ginsberg (qui la traduzione integrale, eseguita da Rossano Astremo). L’installazione è stata richiesta per una presentazione in un liceo milanese e ha dunque un carattere propedeutico, iconico e storico – una prospettiva sulla civiltà americana in cui si evidenziano per ritmi sonori e immaginali gli urli di Ginsberg. Da questa prospettiva è emendato completamente il comparto per cui l’America è da amare, per quanto ci ha dato in termini di movimenti, controcultura, sperimentazione, arte, pop, scienza sostenibile – emendamento giustificato dall’operazione di montaggio a partire da Ginsberg che, col movimento Beat, emblematizza nella sua totalità simile comparto. E’ dunque un’installazione di pura critica a partire da versi di un artista alternativo al sistema istituzionale americano e per tale va presa.
Le voci che si ascoltano all’inizio e al termine sono di William S. Burroughs e dello stesso Ginsberg, che legge l’incipit del poema Howl. Le musiche sono dei Depeche Mode (remixati da Clarke) e da Glass. Le immagini sono tratte dalla Rete, comprese quelle storiche. La critica di Ginsberg anticipa il problema della fine del sogno americano, della vocazione alla guerra, della pena di morte, della società dello spettacolo, del controllo mentale individuale e di massa. L’appello all’innocenza americana è tutto da interpretare.
Si consiglia il download a chi dispone di fibra ottica o adsl. Come al solito, basta cliccare il link qui in calce, cliccare due volte sull’icona azzura del file .exe scaricato e, per vedere a schermo pieno, cliccare sulla freccina obliqua arancione sulla barra in basso, una volta partita l’installazione.
• AMERICA – slideshow – 7’10” – 8.7M