Canenero dei Subsonica (ispirata al Dies Irae) vince il premio Amnesty!

eclissi_diesirae.jpgPuò uno scrittore essere felice? Restringo il campo: posso io in quanto scrittore essere felice? Difficilmente. Ma oggi sono felicissimo. Il prestigiosissimo Premio Amnesty Italia 2008 è stato assegnato al brano Canenero dei Subsonica, dall’eccezionale album L’Eclissi. Canenero nasce da una suggestione che il gruppo torinese ha mutuato da Dies Irae: questa disseminazione, questo dialogo prima silenzioso e poi esplicito con altri artisti che praticano un’altra disciplina e trasformano il mio testo in un capolavoro musicale, che va a vincere un premio che simbolizza ciò che io penso essere autenticamente “il politico” – tutto ciò mi rende felice.
Da Canenero ho tratto una installazione. Qui sotto, i link per vederla.
In calce, il comunicato di Amnesty.
CANENERO – da L’eclissi dei Subsonica – versione html
CANENERO – da L’eclissi dei Subsonica – file .exe per Pc
I SUBSONICA VINCONO IL PREMIO AMNESTY ITALIA 2008 CON IL BRANO “CANENERO” TRATTO DALL’ULTIMO ALBUM “L’Eclissi”
I Subsonica, con “Canenero”, sono i vincitori della sesta edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato
nell’anno precedente.
Prima dei Subsonica, avevano vinto il Premio Amnesty Italia Daniele Silvestri (“Il mio nemico”, 2003), Ivano Fossati (“Pane e coraggio”, 2004), Modena City Ramblers (“Ebano”, 2005) e Paola Turci (“Rwanda”, 2006) e Samuele Bersani (“Occhiali rotti”, 2007).
“E’ un onore di quelli grandi ricevere da un’istituzione come Amnesty un riconoscimento così” – hanno dichiarato i Subsonica – Da un lato perché scrivendo una canzone su uno specifico tema, come ad esempio questo degli abusi sui minori, non ci si chiede mai quanto in concreto saprà smuovere interesse o suscitare riflessioni. Altrimenti ci si blocca e non lo si fa più. E dall’altro perché Amnesty International, puntualmente presente nella tutela dei diritti delle persone, si dimostra rapida attenta ed efficace nell’individuare tutti i significati del termine ‘violazione’, per i quali purtroppo non sempre occorrono dittature o prigioni perse in capo al mondo. La violazione dei diritti può avvenire tra le pareti le domestiche come in una qualsiasi caserma di un paese democratico e purtroppo può riguardare ognuno di noi in qualsiasi momento. Ringraziamo, quindi, Amnesty International per questo premio, ma non solo”.
“Canenero ci parla di uno dei peggiori incubi che possa segnare la storia di un bambino: un abuso da parte di un adulto” – ha dichiarato Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. “Si tratta di una delle forme più feroci di violenza, perpetrata nei confronti di un soggetto debole e indifeso. I Subsonica hanno avuto il coraggio di utilizzare la musica per raccontare quanto questo fenomeno sia diffuso e presente anche in realtà apparentemente normali, per ricordare quanti ‘cani neri’ stiano sbranando il futuro di tanti bambini”.

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