Il racconto a tweet ispirato a “Fine Impero”

Un racconto inedito ispirato a “Fine Impero”, in 100 tweet, con blocchi testuali entro i 140 caratteri, quotidianamente somministrato agli interessati da @minimumfax su Twitter e, a fine giornata, depositato su Storify. Ecco il testo integrale...

Un inedito: ‘Summa’

Una prosa poetica, un'installazione testuale da un'opera inedita in via di facimento progressivo, di cui non si conosce l'eventuale disposizione alla pubblicabilità. Una meditazione metafisica attraverso l'impegno di dispositivi retorici e immaginali: "... La prima cosa non è seme, ma ciò che è già perfetto..."

Video: anticipazione da “Fine Impero”, il mio ‘liber niger’.

Il video della lettura dell'anticipazione da FINE IMPERO, il nuovo romanzo del sottoscritto, annunciato a maggio in libreria da Einaudi Stile Libero e che in libreria ancora non c'è, per ignoti motivi: "L’invidia allunga il laccio di malizia che tende alla gente e festeggia scandalizzando gli altri. La mente funziona in questo modo, il corpo inciampa su quel laccio..."

“Usa la minaccia, utilizza la preghiera” – Una iconostasi

Inedito rielaborato, dal libro, muto e forse indecoroso, titolato "Installazioni", che da anni è in lavorazione ed evoluzione presso di me. Prosa priva di forma, tentando la forma dell'iconostasi letteraria: "Mano che tenta la mano nello spazio bianco dove s'invola, sagoma vuota, salma là è iridescente, di Constantin Brancusi, il termine indefinito della sua scala vorticosa, l'avvitamento che sta assecondando..."

Inedito: “Mimesi del progresso alle storie”

Un inedito dall'opera in perenne progresso: "E di notte: storie. Vaticini. Paurosi. Mostri. || Mettere il sasso perfetto, liscissimo, ovoidale, delicato, nella bocca nella saliva e succhiare, succhiare la pietra. || Io che fui minerale, che fui vegetale: sono".

‘Io, Tu, Zinco, Piombo: Oro’

Un racconto inedito: due monologhi che fingono un dialogo, la traduzione di una poesia di Michael Ondaatje, lo scontro e l'inversione tra principio femminile e maschile, allusioni ermetiche.

Un inedito: “Andate, mie parole, calcate le tracce dei linguaggi infiniti”

di GIUSEPPE GENNA Kafka: “Sempre lo stesso pensiero, lo struggimento, l’angoscia. Ma più tranquillo dell’usuale, quasi che stesse verificandosi una grande evoluzione, della quale avverto lontano il tremore. E’ dire troppo”. Poi: “Niente di male: se hai valicato la soglia, tutto va bene. Un altro mondo, e tu non devi parlare”. Però parla. Io costeggio …

Un inedito: “Egogonia”

di GIUSEPPE GENNA “La maniera ideale di presentare questa sezione del libro sarebbe elencare le citazioni SENZA commento alcuno. Ma temo che sarebbe troppo rivoluzionario. Ho infatti dovuto imparare, per lunga e logorante esperienza, che, nella presente imperfetta condizione del mondo, l’autore DEVE guidare il lettore”. No. I Ginn funerei, figli della morte, nel buio …

Inedito: “Cosmonautiche” – ‘Primo cronosisma’

di Giuseppe Genna [Si può considerare ciò che segue un pre-mix o un re-mix di certe componenti interne al libro Dies Irae. Lo spunto nasce dalla cronaca: dal libero accesso agli archivi dell'ex Ente Spaziale Sovietico emersero documentazioni interessanti, tra cui alcune dichiarazioni di cosmonauti che, fuoriusciti dall'atmosfera, furono colpiti da inesplicabili allucinazioni, prontamente registrate …