[Ho ripetutamente affermato una sconfinata ammirazione per quanto i Subsonica stanno facendo, in questi anni, per la cosiddetta “società civile”, per la ripresa dell’impegno e per la nuova letteratura italiana. Apprendo oggi dal Corriere della Sera (mentre bevo il cappuccino informativo) che nel nuovo album dei Subsonica, L’ECLISSI, un pezzo è dedicato a Roberto Saviano e Gomorra, mentre un secondo è ispirato a un libro del sottoscritto (si intitola Canenero ed è ispirata a un episodio del Dies Irae). I Subsonica producono anche nuove band e nuovi talenti, attraverso CasaSonica, che ha realizzato la colonna sonora di Manituana di Wu Ming. In proprio, pubblicano: Boosta è autore di uno splendido romanzo tarantiniano, Un’ora e mezza, che ho recensito qui.
Vorrei pubblicamente ringraziare i Subsonica, invitando i Miserabili Lettori a visitare in profondità il loro sito ufficiale e a considerare che ciò che questo gruppo sta facendo è la letteratura.
Riproduco il trafiletto del Corriere della Sera. gg]
dal Corriere della Sera, 20/11/07
MILANO — Un omaggio a Roberto Saviano e una canzone sugli abusi sessuali sui minori ispirata da un romanzo di Giuseppe Genna. C’è tanto della nuova letteratura italiana nelle canzoni di «L’eclissi», ultimo album dei Subsonica che esce venerdì.
«Dopo gli Anni 90 i musicisti hanno rinunciato alla sfida di confrontarsi con l’esterno. Il vuoto lo hanno riempito gli scrittori», spiega Max Casacci, chitarrista e mente della band torinese.
«Saviano ha fatto sentire una realtà della camorra vicina anche a chi geograficamente è lontano», aggiunge Samuel Romano, il cantante.
Il titolo del cd?
«Una metafora sul nostro tempo che fatica a percepire il futuro», dice Casacci.
Musicalmente c’è un ritorno all’elettronica: «Per la prima volta la usiamo in funzione narrativa», conclude il tastierista Boosta. ( a. laf.)