Per un post contro la dichiarazione delirante di guerra effettuata da monsieur Hollande (si può leggere qui), post peraltro abbastanza estemporaneo, il che non significa che non sia stato meditato, probabilmente per l’argomentazione radicalmente pacifista e lo stile che utilizzo sempre, interviene Facebook, mi cancella il testo, mi sospende per sette giorni. Risulto infatti non avere rispettato surreali quanto astratte norme di chissà quale comunità, come invece sembra che facciano inneggiatori a Hitler e diffamatori occasionali o organizzati, che Facebook continua a non censurare. Come è implicito, a me frega zero della sospensione di un protocollo alienativo, incapace di creare un grammo di immaginario, che io utilizzo come piattaforma comunicativa. Ad altri, invece, la cosa interessa. Per esempio, a RaiNews. Ecco l’intervento pubblicato oggi sul sito RaiNews, che ringrazio.