Ho vissuto venerdì il momento più alto ed emotivo della mia vita intellettuale. Si è trattato dell’incontro a tu per tu con Don DeLillo, a Roma: una conversazione su “Zero k”, il suo più recente romanzo, edito in Italia da Einaudi, per la traduzione di Federica Aceto. Sono stato con lui una quarantina di minuti: tra i più intensi della mia esistenza. Domani l’intervista, che è anche un reportage eterodosso, esce nella sua prima parte sul web di CheFare. Adesso mi metto a scrivere il tutto. A domani.