La sorpresa: il progetto MEDIUM

mediumggcom.jpgSvelo la sorpresa, che è tale per gli aficionados che frequentano questo sito e leggono i miei libri. Ho deciso di pubblicare, a puntate, i capitoli dell’inedito romanzo MEDIUM, che è il mio libro più intimo e scatenato. Al termine della pubblicazione, verrà reso disponibile il libro in forma integrale, in un file pdf scaricabile gratuitamente. Chi desiderasse avere la versione cartacea, il libro fisico vero e proprio, con tanto di copertina, da subito può ordinarlo cliccando qui o sulla cover a sinistra: costa 6.97 euro, il costo della nuda stampa, io non ci guadagno un centesimo. Il libro è pubblicato scavalcando ogni editore: non ha editore, viene stampato e spedito attraverso un sistema eccezionale di print on demand. E’ allestito un sito con contenuti speciali riguardanti MEDIUM: il progetto, cos’è questo romanzo, i personaggi principali, la colonna sonora del libro, brani scelti letti dal sottoscritto in mp3 e ulteriori info su come acquistare fisicamente il libro. MEDIUM per parecchio tempo contaminerà questo sito: è per me un progetto importante, un abbraccio fuori mercato tra autore e lettore, che si avvicinano senza filtri economici. Nel frattempo, continua la seconda stesura del nuovo libro a cui sto lavorando, ma per il momento la priorità è MEDIUM: un progetto che subitaneamente è stato realizzato e a cui tengo molto.
Dal sito ufficiale di MEDIUM, desumo la pagina di spiegazione del progetto e la pubblico qui di seguito.
Stay tuned. La rivoluzione è in corso d’opera: è l’opera.

AGGIORNAMENTO 7 MARZO, ORE 8.47: IN UNA NOTTE SONO STATE ACQUISTATE 16 COPIE DI MEDIUM. AI MIEI PRIMI 16 LETTORI: GRAZIE, L’ABBRACCIO E’ TOTALE! 🙂


mediumcovernonromanzo.jpgIl romanzo MEDIUM è stato scritto inizialmente pensando di pubblicarlo presso un grande editore. Poiché, però, nel frattempo, mi sono spostato presso un’altra casa editrice (cioè quella delle mie origini: Mondadori), ho avuto la possibilità di lavorare a un altro e ben differente progetto, che vedrà la luce nel gennaio 2008 e che si è sviluppato, prima e durante la stesura, in una comunicazione continua sul mio sito personale, in un’autentica officina teorica e pratica, atta a mostrare il retrobottega dello scrittore che sono.
MEDIUM sarebbe rimasto nel cassetto, forse l’avrei pubblicato presso un piccolo editore. L’argomento è molto personale e lo sviluppo del libro è tale da non avere chance commerciali che possano interessare l’industria culturale. Tuttavia, proprio la delicatezza e l’intimità dell’asse portante del libro (la morte di mio padre; il ritrovamento choccante del suo cadavere a più di un giorno dalla scomparsa; l’incredibile scoperta fatta durante lo sgombero della sua casa; l’elaborazione del lutto allegorizzata) ne fanno un atto letterario a cui io tengo molto. Più tengo a un mio atto letterario, più verifico che vorrei regalarlo e non venderlo. ASSALTO A UN TEMPO DEVASTATO E VILE, per esempio, è il mio libro a cui tengo maggiormente, attualmente è messo fuori catalogo (era negli Oscar Mondadori), uscirà nel 2008 in versione maggiorata presso i tipi minimum fax, giungendo alla sua versione 3.0 – e altre ne seguiranno, è un libro che mi porterò dietro e amplierò fino alla mia dipartita. Ecco, io vorrei che ASSALTO fosse un libro da regalare, non da vendere. Ci sono, certo, considerazioni intorno a cosa è diventata la letteratura in questi ultimi dieci anni; al fatto che – come osserva Beppe Sebaste, uno dei pochi scrittori italiani che sinceramente ammiro – il successo oggi si consacra e non si giudica. Però non sono una persona che cede alle lamentazioni di ordine apocalittico e para-adorniano, il che è una piccola moda di questo mio insignificante tempo. E’ piuttosto ciò verso cui da tempo slitto a spingermi a sentire che una comunità può raccogliersi intorno a un racconto e i racconti sono gratuiti, le storie sono di tutti.
Senza contare che se si conoscessero le tirature e le vendite reali della maggior parte dei libri di autori anche noti, lo sconforto basterebbe a fare maturare una decisione come quella che qui annuncio.
Per questi motivi, dunque ho pensato a un’operazione radicalmente differente da quelle ormai canonizzate dall’editoria. Ho deciso di pubblicare MEDIUM e di pubblicarlo a tre livelli: a puntate, capitolo per capitolo, in Rete, con trattamento ipertestuale riguardo notazioni, personaggi, motivi che appaiono nel testo – i capitoli appariranno sia su www.giugenna.com sia su questo sito; terminata la pubblicazione, quotidiana o quasi, dei capitoli, consegnerò il testo in un file pdf, scaricabile e leggibile gratuitamente sia su www.giugenna.com sia su questo sito; al tempo stesso, fin dalla pubblicazione in Rete del primo capitolo, il libro sarà acquistabile in forma cartacea, avendo io deciso di rivolgermi a un servizio di qualità di print on demand, che stampa il libro, lo copertina in quadricromia come un normalissimo libro, e lo spedisce a casa di chi lo ha ordinato, alla cifra di 6,97 euro, che sono i puri costi di stampa, poiché io non ci guadagno un centesimo.
L’obbiettivo di vendita dichiarato è che il libro cartaceo, acquistabile a un prezzo tanto irrisorio, raggiunga trecento lettori entro dicembre 2007 e i mille entro dicembre 2008. Questi mille lettori avranno fisicamente in mano un libro che non vedrà mai la luce editoriale in Italia, presso qualunque editore, a meno di svolte karmiche impreviste. I mille eventuali lettori (che, vi garantisco, per l’esperienza che ho, sono tantissimi, è una cifra che probabilmente non sarà raggiunta mai, sarà tanto se in due anni si arriverà a un terzo…), assommati a coloro che leggeranno MEDIUM in Rete o scaricandoselo e stampandoselo in ufficio o dovunque possano, condivideranno il mio processo di elaborazione del lutto e la mia privata dialettica d’amore con l’altro: che è il mondo, e quindi anche il lettore, la comunità dei lettori, per quanto limitata nei numeri essa sia (fuori dal mercato, che ci frega dei numeri? E tanto più dei grandi numeri? Essi saranno grandi soltanto nel futuro, eventualmente, se l’opera risulterà una variabile impazzita e valida, che intercetta ampiamente i tempi…). Non esisterà la benché minima differenza tra scrittore e lettore, quanto all’esperienza compiuta nel leggere il libro: ciò che deve essere spiegato, sarà spiegato, e il resto è un’àmbito esistenziale che è al tempo stesso personalissimo e universale.
Non ho notizia di autori che, pluripubblicati da grandi case editrici e tradotti all’estero, espongano in questo modo un libro inedito e denso, a cui tanto tengono. Ciò non sifignica nulla, non si cercano primati nella prospettiva qui assunta. Significa invece che la letteratura ha molti modi per potere deviare dai sentieri tracciati dall’attuale industria culturale. Significa che l’abbraccio è possibile, che una comunità, foss’anche di trecento persone, esiste.

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