Igino Domanin è probabilmente il mio migliore amico e quindi ciò che scrivo di lui (in sintesi: per me è uno dei più importanti autori italiani contemporanei) può apparire viziato a priori. Lascio a lui descrivere cosa ha fatto ieri su Facebook e, in seguito, copio e incollo l’incredibile operazione di performance narrativa web eseguita in tempo reale sul celebre social network, attraverso la pubblicazione di “status” in due giorni e mezzo, a tambur battente.
Questo era un pezzo apparso su Nuovi Argomenti un po’ di anni fa, solo che l’avevo perso, allora l’ho copiato ed editato appositamente per vedere come rendere fruibile un contenuto di questo genere su FB, utilizzando una specie di microserialità frammentata in moduli che non superino i 420 caratteri!
Senza un’evidente poetica, risulterebbe inesplicabile perché Domanin abbia fatto questo (così come è inesplicabile il motivo per cui termina con un punto esclamativo la spiegazione dell’operazione). Tuttavia, è la prima volta che vedo sul Web 2.0 qualcosa che è retorica configurante un movimento riconoscibile come arte. Inoltre questa falsa serialità con cui vengono pubblicate singole unità sintattiche e semantiche, forse, risulterà utile a comprendere che la logica di composizione narrativa è fondata su segmenti psichici che equivalgono (se non ritmicamente, di certo psichicamente; ma io credo anche ritmicamente) al verso poetico.
Ecco i 21 passi con cui jazzisticamente Domanin ha ricomposto ex novo un intero racconto.
DO YOU REMEBER MAGNUM P.I.? #∞
di IGINO DOMANIN
[pubblicato su Facebook, da lunedì 26.10.09 ore 14.27 a marted’ 28.10.09 ore 9.32]
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #1 “Negli anni 80 cominciava il riflusso. Un’onda spontanea e devastante. La storia siamo noi che torniamo indietro. Ci siamo improvvisamente messi in marcia, levati in piedi e risvegliati dall’incubo della storia. Torniamo da un sogno per entrare in un altro sogno.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #2 “Mi trovo all’interno della mia generazione come all’interno di un esodo. In televisione trasmettono gli show di Valery Lazarov: Stefania Rotolo danza all’interno di schermi colorati e a bassa definizione. L’uso del cromachie suggerisce la costruzione di uno spazio televisivo autonomo, dotato delle proprie leggi della profondità”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #3 “L’estetica robotica di David Zed e dei Rockets oppure i visi inceronati delle vedettes del New Romantic. L’incapacità, finalmente, di provare il dolore. Canale 5 trasmette il Mundialito in diretta dall’Uruguay. Nel 1981 la stessa emittente produce il Mundialito per squadre di club: una competizione senza alcuna ragione di esistere”.
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #4 “I pomeriggi e le sere li passo guardando telefilm americani. Mi piacciono i prologhi delle serie di Spelling e Goldberg. Si ripetono sempre uguali, sempre le stesse situazioni. Un profilo dei protagonisti: la loro vita leggendaria immersa nello splendore e nella leggerezza.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #5 “I capelli di Farrah Fawcett esibiscono un colore biondo e abbagliante, intorno vibra uno sfarfallio, un’aura luminosa di piaceri elementari come l’oro e la crema. Bellezza e ricchezza, senza più limiti. Nella grana inesatta e pulviscolare di queste immagini televisive noto scintille che brillano dappertutto, riflessi solari che ricordano atmosfere olimpiche e delirio sessuale.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #6 “I coniugi Hart & Hart sono padroni di un’impero di cui non si conoscono le fantastiche dimensioni, ma hanno un hobby in comune: il delitto. Fanno l’amore come delle divinità pagane, e godono delle coccole di un maggiordomo sempre pronto a soddisfare, come un servo medievale, i loro capricci. L’avvio e la conclusione delle storia è prevedibile, tutto si svolge in un tempo circolare.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #7 “I miei genitori mi hanno regalato un televisore 14 pollici, che ho sistemato in un angolo della mia stanza. Controllo su Tv Sorrisi e Canzoni gli orari delle trasmissioni, ci sono illustrazioni che accompagnano la descrizione delle trame. Le fisso come dipinti.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #8 “Torno da scuola e, dopo un pranzo di fretta, mi chiudo nella solitudine della mia camera. Accendo il televisore sempre allo stesso orario. Un’ora d’intervallo tra la scuola e i compiti del pomeriggio. La mia attenzione è intermittente. Sono pieno di fiducia, so di controllare tutto ciò che accade. Non m’interessano le trame. Solo i dettagli”.
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #9 “Come vivono, come si vestono e si pettinano. Cosa avrebbero acquistato. Le loro automobili e i cocktail party. Ciò che conta davvero è l’intervallo. Un’ora, soltanto un’ora a disposizione per scrutare di nascosto dentro a un altro mondo possibile. Non desidero l’azione. M’interessano solo le cornici, le cose che si ripetono per sempre e per sempre dentro la storia”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #9b “Nel marzo 1982 va in onda la prima puntata di Magnum P.I. Nell’episodio-pilota Thomas Magnum s’introduce furtivamente nella vita dello scrittore Robin Masters. Quest’uomo ha una vita leggendaria: può concedersi un lusso sfrenato scrivendo delle solenni cazzate. Un Re. Mida letterario ed esotico tipo Wilbur Smith. Nessuno lo vedrà mai, però ha la voce di Orson Welles.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #10 “Magnum è reduce dal Vietnam. Un esiliato, che si rifà un esistenza alle Hawaii e che vive a scrocco di di Masters che non si sa più dove si trova, se in Madagascar o in Patagonia. La faccia di Magnum è un incrocio tra C.Gable e B.Reynolds. Il suo fancazzismo atletico, la sua capacità di perdersi nello spazio-tempo, di rinsaccarsi nelle pieghe più dolci dell’esistenza mi esalta già.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #11 “Quest’eroe è quindi un parassita, perseguitato da ricordi, che frequenta vecchi commilitoni alla deriva e soprattutto combatte contro un maggiordomo, un nazionalista anglosassone di nome Higgins. Ma l’aspetto più strepitoso della faccenda sono i due cani di Higgins: Apollo e Zeus.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #12 “Due splendidi dobermann dall’aspetto fiero e arcaico, la cui corsa felpata e rapinosa e il cui morso micidiale incombono senza tregua sui polpacci di Magnum.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #13 “I paesaggi feroci delle isole Hawaii dominano su tutto, una terra di fuoco e di acque favolose, un paradiso fatale e stregato che ospita la resurrezione di fantasmi. Qui fanno ritorno le vittime della Storia: mau-mau e vietcong, jokerman e tricksters.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #14 “Precipitato in mezzo a questi destini ciechi, prigioniero forse di orizzonti privi di patria, Magnum offre il proprio pensiero affermativo, la positività imperativa del suo sorriso sotto i baffoni.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #15 “Le corse in Ferrari imperversano. In mezzo a ripidi saliscendi la macchina scivola come un bolide lanciato nello spazio; al di sotto burroni rovinosi che conducono verso le onde calde del mare di Honolulu.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #16 “Le onde sono laggiù come riccioli di burro, si alzano cremose e dense e donano bagni nutrienti. Le ragazze affogano dolcemente. Nel volubile tepore di quel sogno marino.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #17 “Nella sigla, Magnum solleva una fanciulla a fior dell’acqua. Il corpo della creatura è appena emerso, dolcemente sostenuto dalle sue mani e dalla forza silenziosa e oscura del mare. La bellezza appare come un frutto ignoto e sensuale capitato fortunatamente nelle mani di Thomas Magnum.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #18 “Mentre i telefilm precedenti si collocano nell’assoluto presente, nell’eterno ritorno dell’uguale, Magnum è bersagliato dalle incursioni del ricordo. Incubi, talvolta premonizioni, ma senza struggimento o malinconia, bensì avvenimenti simili a scariche o impulsi.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #19 “Fin da bambino ho ammirato le spiagge di Waikiki. Le ampie distese di sabbia, alle cui spalle premeva una natura lussureggiante e impetuosa. Un posto in cui si è sempre al mare, in cui niente ha inizio e niente ha fine.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #20 “Magnum abita la villa di Masters, ma in una condizione effimera: non si può sapere, Masters può tornare e sfrattarlo in qualsiasi momento.”
DO YOU REMEMBER MAGNUM P.I.? #21 (termina qui) “Magnum mastica hamburger. Guarda partite di football. Veste sempre in abiti leggeri. Pantaloncini da tennis, polo colorata, berretti con la visiera, occhiali scuri. Questa è una vacanza permanente. Questo si chiama EDEN.