Oggi si parla di: poesia italiana contemporanea. Quattro libri per me fondamentali nella poesia contemporanea italiana: “Il profitto domestico” di Antonio Riccardi (Mondadori | http://bit.ly/1q4GHEm); “Umana gloria” di Mario Benedetti (Mondadori | http://bit.ly/1mY9Vyf); “A schemi di costellazioni” di Aldo Nove (Einaudi | http://bit.ly/1mY9YtJ); “Pitture nere su carta” ancora di Mario Benedetti (Mondadori | http://bit.ly/1mY9SCs). Da quest’ultimo libro, intensa e coraggiosa mossa di indentramento (linguistico, pensativo, gnoseologico), una poesia, con la lettura audio dell’autore (nella foto), ascoltabile qui: http://bit.ly/1mY99kL. Ecco il testo:
Torna morta la carne che si indora, la muta del sangue nero.
La zolla dei sassi, diradati dopo il rumore, è tutta la terra.
Hanno chiamato arance le anatre, fuori dai cappotti, sul lungosenna.
Tentano ancora, dopo il tramonto, nella bufera dei loro occhi.
Ma nessuno è qualcuno, niente la notte, nessun mattino.
Promisero agli scolari il cielo che si vedeva.
Niente di questo è vicino. Va dura la mano
sulle tue spalle bianche, i piccoli denti, nel tuo sorriso.
Dagli uomini agli uomini va, imposto a credervi.
Questo anno Santa Lucia era mio padre, col suo fantasma.
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