Uno dei livelli metaforici de “Le teste”: le morti bianche

teste_mediumLa decapitazione è un atto che ha assunto plurime stratificazioni culturali, di ordine simbolico. Resta il fatto che essa è, e letteralmente, decapitazione. E l’accadimento avviene a livelli ugualmente plurimi – per esempio, implicitamente politici. Come nel caso delle “morti bianche”. Proprio questo è uno dei piani che, nel libro Le teste, risultano impliciti o espliciti, a seconda dello sguardo che legge (già nel racconto La morte vuota avevo tentato un avvicinamento narrativo alla questione, per me centrale).
Quest’atto tragico si verifica continuamente nella storia umana. Per esempio, ieri, in Italia. Ecco la terribile notizia, la quale comporta anch’essa una lettura di tanti impliciti, in primis che cosa sia oggi il lavoro umano.
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Un Miserabile racconto: La morte vuota

montezemolo.jpgIl racconto che segue è stato pubblicato sulla rivista Satisfiction, in occasione del Salone del Libro, specificamente in un inserto narrativo dedicato alla tragedia sociale delle morti sul lavoro o “morti bianche”. Si lega anche a questa riflessione. Il racconto è leggibile cliccando “continua” qui sotto.

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